Quanti si sono ritrovati a chiedersi “e adesso cosa guardo?” nelle ultime settimane??
C’e’ chi porta avanti film, chi si butta su delle serie piu’ o meno lunghe, ma tutti (arrivati a un certo punto) cominciano a spulciare il catalogo Netflix un po’ come facevano da piccoli con la carte dei calciatori/pokemon: celo, celo, celo, manca (ma non mi attira troppo), celo …
Questi di seguito sono solo consigli per chi e’ divoratore incallito di serie senza la pretesa di voler emulare alcun critico cinematografico reale che sicuramente ci vede molto piu’ di un plot avvincente, dei personaggi interessanti e una bella fotografia. Io no, come la maggior parte delle persone riesco a cogliere solo gli aspetti elencati prima… quindi, da appassionata ad appassionati, ecco i miei consigli!
MINI (DOCU) SERIE
Basato sul fatto reale avvenuto nel 1989, cinque adolescenti (minorenni) di Harlem vivono un incubo quando sono ingiustamente accusati di una brutale aggressione a Central Park. Sembrerebbe una storia assurda, a tratti impossibile, basata su prove inesistenti e dichiarazioni estorte… eppure, cinque ragazzini si ritrovano a scontare la pena per stupro di primo grado nei riformatori e nei carceri americani (con tutta la crudelta’ che e’ riservata a questo tipo di persone all’interno del braccio della giustizia).
Quando una giovane donna viene accusata di mentire su uno stupro, due investigatrici indagano su un’ondata di aggressioni misteriosamente simili. Anche questa serie e’ tratta da una storia vera, che rende ancora piu’ raccapricciante il modus operandi adottato nei confronti di una vittima, fatta passare per bugiarda.
SERIE CON STAGIONI CONCLUSE
L’insegnante di recitazione Sandy Kominsky e il suo grande amico Norman Newlander si tengono allegri mentre affrontano gli alti e bassi legati all’invecchiamento. Irriverente, cinico quanto basta, crudelmente reale e con due attori eccezionali.
Due stagioni che raccontano due casi diversi seguiti pero’ dalla stessa persona. Poliziesco intrigante, uno dei pochi che ti tiene in sospeso fino alla fine e la risoluzione stessa e’ quanto di piu’ lontano potevi immaginare.
Forte ma anche delicato, un ritorno ai veri valori, al rispetto, alle storie che ci hanno raccontato fin da piccoli. Una fotografia incredibile. Ora Anna è tornata, in versione più dark, a firma Moira Walley-Beckett, sceneggiatrice e produttrice di Breaking Bad che ha riadattato il romanzo di Montgomery per la serie originale Netflix Chiamatemi Anna
Ambientato nel nono secolo tra la Scandinavia e le isole britanniche, la serie racconta le gesta di Ragnar Lothbrok (personaggio realmente esistito) e della sua stirpe. Tra lotte al potere, fratricidi e l’eterna ricerca di un consenso da parte dei grandi Dei della storia.
Serie tv sull’ascesa e la caduta di Escobar prodotta dai gringos maldidos di Gaumont per Netflix. Nella macrostoria di Narcos infinite microstorie, le prostitute colombiane brutalizzate, le donne dei boss, le figlie, le madri, i bambini, tutti a cercare di sfangarla e ad arrivare vivi a fine giornata, mentre Pablo il Diablo si nascondeva ed esorbitava, arrivando a costruirsi la sua personale prigione-reggia dove scontare una pena pagliericcio in cambio della salvaguardia dei suoi robusti interessi.
SERIE CON STAGIONI IN CORSO
Un consulente finanziario trascina la famiglia da Chicago in una località turistica dell’Ozark per riciclare 500 milioni di dollari in 5 anni per un boss della droga. Cosi’ come Breaking Bad, la linea tra giusto e sbagliato a volte diventa veramente sottile; vi fara’ mettere in discussione i vostri principi e giustificare atti che decontestualizzati non avreste mai giustificato.
Giallo / poliziesco distopico. La scomparsa di un bambino dà il via a una frenetica ricerca di risposte e quattro famiglie finiscono per svelare un incredibile mistero che dura da tre generazioni a cavallo di periodi temporali diversi che si intrecciano tra di loro. Geniale, con una trama inimmaginabile!
Nella Birmingham del 1919, il boss della malavita Tommy Shelby è sempre più deciso a farsi strada nella vita, a qualunque prezzo.
Una serie lenta, con dei dettagli stupendi e una lotta che richiama alla storia dei piu’ disparati gruppi mafiosi.
Serie cult vincitrice di 8 Emmy Awards e 2 Golden Globe, tratta dal romanzo “Il racconto dell’ancella” di Margaret Atwood. Una serie tv distopica le cui tematiche femministe sono ora piu’ che mai attuali. Crudelta’ mentali e fisiche, una realta’ estremizzata ma che vivi da subito in prima persona. Disponibile solo su tim vision (o streaming), il mio consiglio e’ di scaricarvi l’app e sfruttare la prova gratuita di un mese per guardare la serie. La fotografia, i costumi sono stati curati alla perfezione… merita tantissimo!
Dopo l’omicidio del padre tre fratelli vanno a vivere con la madre nella casa degli antenati paterni, scoprendo segreti e chiavi magiche che sbloccano poteri speciali.
Una serie scorrevole, che sa di fantasy ma ha i piedi ben piantati nella realta’.
Alle prese con i suoi superpoteri, l’irrequieta Syd si giostra tra imbarazzi scolastici, drammi familiari e un amore non corrisposto per la sua migliore amica. Il formato composto da 7 episodi della durata di 20 minuti l’uno circa, fa sì che la serie sia paragonabile ad un film lungo sulle due ore e mezza. Temi importanti, affrontati nell’eta’ piu’ critica di sempre. Una serie da vedere anche se adolescenziale e non impegnativa.
Chiudendo un occhio alla recitazione che ha tutto il patos de “il Segreto”, la serie merita anche solo per il piano e per il personaggio del professore.
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