Sweet Tooth – dalla trama senza spoiler alla mia personale recensione.

Venerdì 4 giugno su Netflix è uscita Sweet Tooth, serie tv creata da Jim Mickle sulla base dell’omonimo fumetto scritto e disegnato da Jeff Lemire, uscito tra il 2009 e il 2012 in 40 albi racchiusi in sei volumi, ognuno dei quali rappresenta un arco narrativo. 

Sweet Tooth – la trama senza spoiler.

L’umanità è stata decimata da un virus misterioso e il mondo è sprofondato nel caos e l’anarchia. Contemporaneamente, in tutto il mondo hanno iniziato a nascere bambini con tratti animali, chiamati “ibridi”, i quali sono immuni al virus letale. Di conseguenza, gli ibridi vengono associati al virus e per questo perseguitati.

Si tratta di una fiaba per adulti: una fiaba perché parla di una storia fantastica, di bambini-animali, e in particolare di un bambino-cervo che cresce in un piccolo paradiso, contestualizzata pero’ in un momento storico esterno paragonabile all’inferno.

Guarda il trailer di sweet Tooth:

Sweet Tooth – le recensioni

Sweet Tooth sembra avere come massima priorità di farci sentire in colpa per il fatto di possedere uno smartphone e vivere in città. (Domanipress.it)

L’equilibrio tra gli aspetti fiabeschi e quelli drammatici si mantiene perfetto in tutti gli episodi, con una tensione che trova sfogo nei giochi e negli occhi dei bambini. Ed è questa la forza di una storia che fa sognare e riflettere, sorridere e commuovere. (Today.it)

Sweet Tooth – la mia personalissima recensione (ci sono spoiler)

Guardare una serie tv ambientata in un momento di pandemia mondiale dovuta al morbo durante una pandemia mondiale ha sicuramente delineato degli elementi in piu’ che senza l’esperienza del COVID sarebbero potuti non arrivare cosi’ tanto.

Questa serie mi ha piacevolmente colpita per il messaggio che porta con se: siamo degli abitanti della terra e nemmeno tanto graditi, viste le energie che le sottraiamo, cosi’ la terra per salvaguardarsi trova un modo per farci percepire nuovamente e maggiormente la natura.

E’ tutta una narrazione a due piani: quello della trama e quello allegorico che si rifa’ ai valori e all’educazione che bisognerebbe ritornare ad avere nei confronti del nostro pianeta. A tratti sembra essere una serie a tutti gli effetti distopica invece che fantastica: la reazione dei cittadini nei confronti di chi e’ contagiato, la perdita di umanita’ per la salvaguardia personale, il ritorno ad un’anarchia legittimata dal caos del morbo.

Alcune frasi poi, sembrano prese dalla nostra vita reale: quando i due uomini con i tutoni gialli protettivi si trovano all’esterno della struttura contaminata e discorrono sul virus, sono chiaramente un rimando alla nostra vita reale e oserei dire anche un monito.

E’ una serie che fa sognare e riflettere, sorridere e commuovere… e fortunatamente avra’ anche una seconda stagione!

Diavoli – una serie tv inglese tutta italiana!

Perche’ guardare Diavoli?

E’ una produzione brillante (tutta italiana) con un cast spettacolare: Alessandro Borghi, nel film Massimo Ruggero, primo fra tutti e fra i tanti “attoroni” che vivono in questa serie tv.

Ma torniamo alla domanda di cui sopra: perche’ guardare diavoli?

Perche’ e’ uno spaccato di un mondo che non e’ mai stato raccontato in maniera cosi’ accurata. Perche’ collega narrazione a fatti storici (si parla della crisi del 2011 e della guerra in Libia ad esempio) in maniera magistrale, tanto che a un certo punto ti guardi negli occhi e dici: ok, sicuramente e’ andata cosi’!

Credo si debba vedere anche solo per ampliare la propria visione: quello che oggi e’ un problema potrebbe in realta’ esser stato creato da qualcuno con un unico scopo. Far soldi.

Diavoli, la trama

Londra, 2011. L’italiano Massimo Ruggero è il responsabile del trading presso il gigante bancario American New York – London Bank (NYL). Mentre la crisi finanziaria infuria sull’Europa, Massimo sta facendo centinaia di miliardi grazie alle speculazioni. Il suo mentore è Dominic Morgan, l’amministratore delegato americano di NYL e la cosa più vicina a un padre che Massimo abbia mai avuto. Lo sostiene pienamente, il trader di talento sembra essere la prima scelta nella corsa al vice-CEO. Ma quando Massimo viene suo malgrado coinvolto in uno scandalo che vede la sua ex-moglie implicata come escort, Dominic gli nega la promozione, scegliendo invece il banchiere della vecchia scuola Edward Stuart.

Massimo rimane sbalordito: suo padre gli volta le spalle. Convinto di essere stato incastrato, Massimo è determinato a far venire fuori la verità ma quando Edward all’improvviso muore, Massimo si rende conto che è in gioco qualcosa di più grande. Con l’aiuto della sua squadra e di un gruppo di hacker, Massimo scoprirà la trama nascosta dietro eventi apparentemente non collegati come lo scandalo Strauss-Kahn, la guerra in Libia e la crisi dei PIIGS. Trovatosi di fronte ai Diavoli che tirano le corde del mondo, Massimo dovrà scegliere se combatterli o unirsi a loro.

Guarda qui il trailer:

La mia opinione su Diavoli

Sicuramente meno acclamato (all’interno del catalogo di NowTv) di The Undoing, ma per quanto mi riguarda e’ assolutamente da vedere! Si vocifera che forse arrivera’ anche su Netflix, in tal caso segnatevi il titolo perche’ sono sicura che vi terra’ incollati fino alle ore piu’ tarde.

Personalmente, in un periodo cosi’ complicato, mi e’ stato difficile non associare alcune dinamiche della serie tv a quello che sta succedendo quotidianamente. Mi ha messo di fronte delle domande scomode a cui non posso dare delle risposte, ma che e’ giusto farsi e vedere come gli eventi futuri risponderanno a queste.

Altra news: si parla di una seconda stagione… un motivo in piu’ per mettersi al passo prima dell’uscita 🙂


Dove guardare la serie tv Diavoli?

Al momento la serie con Patrick DempseyAlessandro Borghi e Kasia Smutniak, tratta dal bestseller I Diavoli di Guido Maria Brera, e’ disponibile solo su Sky Atlantic e quindi anche NOW TV.
Sono un totale di 10 episodi da 50 minuti circa.


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The Undoing – perche’ guardarlo!

The Undoing, la serie di cui tutti parlano.

Come vi ho raccontato qualche post fa, mi sono da poco abbonata a NOWTV e tra le nuove uscite mi sono imbattuta in questa serie con un cast stellare (oltre ai due protagonisti Hugh Grant e Nicole Kidman)… che fai, vuoi non guardarla? Ovvio che si!

Sono 6 episodi da un’ora circa mettono in dubbio ogni tuo pensiero relativo ai vari personaggi.

The Undoing, la trama

La vita di Grace Fraser, una psicoterapeuta di successo di New York, è apparentemente perfetta: il lavoro va a gonfie vele, ha un marito – Jonathan, un oncologo pediatrico molto noto e apprezzato – che la adora, e ha un figlio – il maturo, intelligente ed educatissimo dodicenne Henry – che è il figlio che tutte le madri vorrebbero. Peccato che, per l’appunto, sotto la superficie si nasconda qualcosa di terribile. Un giorno, infatti, dopo una serata di beneficienza organizzata dall’istituto privato che frequenta Henry, viene ritrovato il cadavere di una donna orrendamente mutilato.

Quel corpo senza vita appartiene a Elena Alves, la madre di Miguel, un compagno di scuola di Henry di un paio d’anni più giovane…un ex paziente di Jonathan. Che, tra l’altro, sembra svanito nel nulla. I dubbi si trasformano presto in sospetti, e Grace vede aprirsi un baratro sotto i suoi piedi: cosa sta succedendo? Veramente suo marito è indagato per un crimine così brutale? Com’è possibile che non si sia mai accorta che c’era qualcosa che non andava? E se invece si trattasse di un terribile fraintendimento? Travolta dallo scandalo e decisamente inorridita, si ritrova costretta a mettere in discussione ogni cosa, in primo luogo sé stessa.

Guarda qui il trailer:

Perche’ guardare The Undoing

Ci sono molti elementi che mi sono piaciuti, primo tra tutti il mettere tutto in discussione, compresa me stessa. Che cosa avrei fatto in una situazione del genere? Quanto possiamo realmente conoscere una persona?

Un thriller lineare che ti mette di fronte la cruda realta’ dei fatti: siamo ormai talmente abituati a colpi di scena, a trame intrigate e spesso difficili da seguire che in questo caso (almeno per quanto mi riguarda) ho iniziato a fantasticare sui possibili assassini dal secondo episodio.

Il duo Hugh Grant e Nicole Kidman

Si e’ parlato tanto, troppo, di questa nuova versione di Hugh Grant. Invecchiato, senza dubbio, con rughe ben visibili e un capello tendente al grigio. Si e’ parlato poco, invece, della sua recitazione magistrale. Credo che l’evoluzione del suo personaggio e l’espressivita’ collegata ad essa siano stati il fulcro di questa serie.

Il personaggio (e quindi Hugh) si smaschera e si palesa per quello che e’; non vale lo stesso invece per la co-protagonista. Ho letto molti post negativi sull’aspetto naturalmente invecchiato di Hugh e vi ho letto una rappresentazione distorta della realta’. Nicole Kidman, con il viso palesemente tirato e riempito, e’ considerata perfetta; la stessa espressione dal primo all’ultimo episodio, ma lei era perfetta.

Apro una mini polemica: ognuno fa quello che vuole del proprio corpo, ma credo che se stiamo parlando di recitazione dovremmo guardare a quello che l’attore in questione ci ha trasmesso, piuttosto che additare sul modo di invecchiare (piu’ o meno bene) di questo. Polemica chiusa.

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