La salita al Pizzo Tracciora da Rossa rappresenta uno dei grandi classici delle escursioni Valsesiane. Difficilmente troverete qualcuno in Valsesia che non vi è mai salito o non lo conosce, ma ciò non vuol dire che questa montagna non debba essere considerata meno di altre. La posizione centrale offre la possibilità di godere di bellissime vedute a 360 gradi, inoltre la cima può essere considerata come punto di partenza per effettuare diverse traversate verso la Val Cavaione oppure verso Cervatto in Val Mastallone. Infine, altro particolare non trascurabile, le sue forme arrotondate lo rendono adatto ad escursioni sci-alpinistiche durante l’inverno. Insomma, se volete vivere la montagna 365 giorni l’anno non dovrete far altro che salire al Pizzo Tracciora!
L’itinerario inizia dal grazioso paese di Rossa, dove, lasciata l’auto nel parcheggio adiacente la piccola piazza, si può imboccare il ripido sentiero che in breve porta alla località Vaz. Oltrepassato il bivio nei pressi della suddetta località, il percorso, attraverso prati ed orti coltivati, conduce alla frazione Piana caratterizzata dalla presenza di due chiesette. Superato il piccolo abitato, la mulattiera prosegue inoltrandosi all’interno di un rigoglioso bosco di faggi oltre il quale, si giungerà all’Alpe Campello. Luogo in cui vi consiglio di fermarvi per una sosta ed ammirare la grandiosa vista sul Massiccio del Monte Rosa che si aprirà davanti ai vostri occhi. Dall’Alpe Campello il percorso si inoltra nuovamente all’interno di un bosco molto rigoglioso per poi sbucare nei pressi dei pascoli tra le Alpi Prato Bianco di Sotto e Prato Bianco di Sopra. Questi luoghi devono i loro nomi alle splendide fioriture di flora alpina che ricoprono i prati durante la stagione primaverile, ma quest’anno la primavera ha deciso di presentarsi sotto una veste inusuale quindi l’unico colore bianco che abbiamo potuto ammirare è stato quello dovuto dal nevischio sceso dal cielo! Nei pressi dell’Alpe Prato Bianco di Sopra si collega l’itinerario 405 che sale dalla Fazione Folecchio di Rossa e rappresenta una variante a questa che è la classica via di salita oppure, un’alternativa per la discesa per chi non volesse ripercorrere il medesimo itinerario seguito in salita. Per chi decidesse di seguire il sentiero 405 in discesa, considerate che una volta arrivati a Folecchio per tornare al parcheggio dovrete percorrere un tratto in salita su strada asfaltata.
Oltrepassato il bivio con il sentiero 405 il percorso prosegue con pendenze via via più attenuate, si supera dunque un secondo bivio che incrocia il sentiero proveniente dalla Val Mastallone e si giunge finalmente in vetta. La Cima è caratterizzata dalla classica croce di vetta accanto alla quale è stato posto un tavolo in pietra, così, nelle giornate più limpide potrete ammirare il panorama standovene comodamente seduti mentre vi gusterete i panini portati nello zaino coccolati dai tiepidi raggi del sole.
Gambe distese.
Mani incrociate dietro alla nuca.
Le montagne davanti a voi.
E un senso di pace e serenità impagabili.
Si tratta di uno di quei luoghi da cui non si vorrebbe più andar via, ma fidatevi, la discesa vi offrirà qualcosa di ancor più prezioso.
Ripercorrendo a ritroso il percorso seguito in salita giungerete nuovamente all’abitato della Frazione Piana, seguite quindi il sentiero 403 che vi condurrà, prima attraverso un bosco e poi attraverso verdi prati, alla Frazione Rainero. Oltrepassati alcuni orti e le prime case dell’abitato giungerete all’Azienda Agricola Rainero.
Ed è qui che entrerete all’interno di un mondo incantato, in una favola.
Sì, perché le emozioni che proverete in questo luogo difficilmente riuscirete a provarle altrove. Merito di Michela e Claudio, i proprietari. Merito del luogo. Merito di Henry, il loro Labrador. Insomma, merito di un mix “letale” di luoghi, persone ed emozioni. O meglio: un mix di persone speciali che hanno deciso di vivere in un luoghi speciali e che insieme trasmettono emozioni speciali. Non vi dico altro perché vorrei far nascere in ognuno di voi che leggerà la curiosità di recarsi in questo luogo per toccare con mano quanto ho vissuto io di persona.
Ne varrà la pena.
Davvero.
Da Rainero, per tornare al punto di partenza, non dovrete far altro che seguire il comodo sentiero lastricato che scendendo dolcemente si ricongiunge, poco sopra l’abitato di Rossa, con l’itinerario 400 seguito all’andata.
Consigli tecnici:
Il percorso non presenta particolari difficoltà. Durante la stagione invernale prestare attenzione alle condizioni dell’innevamento. Soprattutto nel tratto successivo all’Alpe Campello.
Segnavia: 400
Partenza: Rossa 813 m
Arrivo: Pizzo Tracciora 1917 m
Dislivello: 1104 m
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