Uomoni e Topi, 117 pagine, edito da Bompiani,
pubblicato il 1 agosto 2001.
Uomini e Topi, trama del libro
Pubblicato nel 1937 negli Stati Uniti, apparso un anno dopo in Italia nella celebre traduzione di Cesare Pavese, Uomini e topi è un piccolo intenso dramma che colloca l’amara vicenda dei suoi protagonisti su uno sfondo di denuncia sociale.
Il romanzo affronta in chiave simbolica il problema dell’emigrazione contadina all’Ovest, terra di mancate promesse negli anni successivi alla Depressione: è la storia tragica e violenta di due braccianti che trovano lavoro in un ranch della California, il grande Lennie, gigante buono e irresponsabile, e il saggio George, guida e sostegno dell’amico nella vana resistenza alla difesa del mondo. Sfruttamento e lotte sociali, ingiustizia e sofferenza umana, tutti temi che verranno trattati con realismo aspro e risentito in Furore, sono qui espressi con una vena di lirica commozione e con quel vigore narrativo che fa di Steinbeck uno dei grandi autori americani.

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Uomini e Topi – la mia recensione
Piccola premessa: se solitamente non leggete le premesse dei libri e vi fiondate nel testo… beh, questa volta vi consiglio vivamente di leggerla perchè è qualcosa di stupendo.
Detto ciò, siamo di fronte a una breve lettura di grandissima intensità. Si assapora tutto di quell’America difficile che vive del piccolo grande sogno di cambiamento ma che sopravvive in un tempo e luogo disumanizzante.
È un viaggio polveroso all’inseguimento di quella fragile speranza che ogni uomo di quel tempo aveva: poter possedere un pezzo di terreno e poter vivere dei frutti del suo lavoro.
Una storia d’amicizia straziante, dal sapore dolce amaro, narrata con l’incredibile filtro della realtà che toglie ogni disincanto.
Un grande classico che non può mancare tra le letture di questa estate!
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Chi è John Steinbeck
John Ernest Steinbeck, Jr. (Salinas, 27 febbraio 1902 – New York, 20 dicembre 1968) è stato uno scrittore statunitense tra i più noti del XX secolo, autore di numerosi romanzi, racconti e novelle. Fu per un breve periodo giornalista e cronista di guerra nella seconda guerra mondiale.
Nel 1962 gli fu conferito il Premio Nobel per la letteratura con la seguente motivazione: “Per le sue scritture realistiche ed immaginative, unendo l’umore sensibile e la percezione sociale acuta”. Considerato uno dei principali esponenti della cosiddetta “Generazione perduta”, ha ricevuto anche la Medaglia presidenziale della libertà dal Presidente Lyndon B. Johnson il 14 settembre 1964.
Autore di numerosi romanzi e racconti, genio letterario del ventesimo secolo, è uno dei massimi esponenti della letteratura americana e della cosiddetta “Generazione perduta”. Dopo aver frequentato la Stanford University senza mai laurearsi, comparve sulla scena letteraria con opere minori finché non raggiunse la notorietà con Pian della Tortilla (1935) a cui seguirono molti romanzi, racconti e saggi tra cui Uomini e topi, La lunga vallata, Furore (opera grazie a cui Steinbeck ricevette il Premio Pulitzer, considerata il massimo capolavoro dell’autore), La luna è tramontata, La valle dell’Eden, Quel fantastico giovedì ed infine Viaggio con Charley.
Steinbeck morì all’età di 66 anni, in seguito a una crisi respiratoria acutizzata dall’asma, il 20 dicembre del 1968 nella sua casa di New York.





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