Olafsvik, Hellissandur e il parco Nazionale di Snaefellsjokull

Olafsvik, la prima tappa verso il nord dell’Islanda.

Alle 8 mi sveglio dentro il mio sacco a pelo in macchina, nel parcheggio della piscina di Reykjavik. Dopo il sonno ristoratore decido che non mi fermero’ per il mio primo giorno in Islanda in una citta’. Sono ansiosa del verde, le terre immense, gli spettacoli che National Geographic mi ha meticolosamente illustrato negli anni. Cosi’ prendo la 1 e vado verso Nord. Da subito capisco che la strada, anche se una, puo’ essere percorsa e assaporata in miliardi di modi. La direzione e’ il nord, ma non ho ancora deciso dove di preciso. Le soste per ammirare i panorami naturali diventano sempre piu’ frequenti e dopo le varie deviazioni del caso arrivo a Olafsvik alle 19.00. Il campeggio e’ ben attrezzto e per il modico prezzo di 1100 corone (11 euro) monto la mia tendina per la prima volta sulla terra del ghiaccio e del fuoco.

Hellissandur e il parco Nazionale di Snaefellsjokull: una giornata per andare al centro della Terra

Con una sveglia biologica alle 8 (ora italiana), in islanda mi sveglio alle 6. Decido comunque che per il primo giorno posso dormire un po’ di piu’ e recuperare la notte in volo. Alle 9 (ora islandese 🙂 ) sono quindi pronta per partire.
Rif, Hellissandur (con visita alla “Cave” formatasi sotto il vulcano del famosissimo libro “Al centro della Terra”. La visita costa 35€ a persona e dopo un paio di scale a chiocciola arrivi veramente nel centro della terra. )
Consiglio poi di arrivare all’estremita del fiordo, da li si puo’ cominciare ad assaporare veramente un primo assaggio di Islanda (ho visto in lontananza delle orche che nuotavano verso il largo).
– La giornata la trascorro poi al parco nazionale dello Snaefellsjokull

CONSIGLIO: mai rimanere con meno della meta’ di benzina se non si sa dove si va. Soprattutto in questa parte dell’islanda le stazioni sono distanti magari anche 100km una dall’altra. (La benzina e’ chiamata 95oktan)

-Seguendo l’anello che costeggia il fiordo vado quindi a Hellnar (dove puoi salire sul vulcano collassato. Attorno sembra di essere su Marte) per poi arrivare in tarda serata ad Akureyri. Purtroppo non riesco a percorrere la parte dei fiordi Occidentali, con la mia macchina rischio di bucare o avere seri problemi poi con l’assicurazione dell’autonoleggio.