DOVE ANDARE NEL 2022? MIGLIORI METE PER VIAGGIARE SECONDO LONELY PLANET
È stata pubblicata l’attesa lista di Lonely Planet, il Best in Travel 2022 con le migliori mete da raggiungere nel 2022 e perché.
Cos’è il Best in Travel? È la classifica delle migliori destinazioni da mettere in lista per il grande viaggio da fare nei prossimi mesi, suddiviso in tre classifiche: top 10 città del mondo, top 10 regioni e migliori 10 paesi. Dopo un lungo periodo lontano dai viaggi, ecco quali sono le 30 mete imperdibili del 2022.
DOVE ANDARE NEL 2022 Ecco la selezione delle migliori destinazioni per tornare a viaggiare.
I miei consigli di viaggio: tutte le mete a seconda delle esigenze.
Viaggi all’avventura, per chi è alla ricerca di fresco, di sole e mare, di una soluzione per famiglie e per chi ha semplicemente voglia di partire e conoscere la sua amata italia.
Viaggio in un posto al fresco: l’Islanda non delude mai.
Scopri tutte le altre mete: lasciati ispirare dai racconti!
Visita la mia sezione dedicata ai viaggi: tante mete a disposizione per poter sognare la tua prossima avventura, qualsiasi essa sia!
Ho anche pensato ad un supporto stampabile gratuitamente per poter mettere nero su bianco la tua avventura: una settimana di pianificazione a tua disposizione!
La Puglia e’ da sempre un ponte sul Mediterraneo, terra di conquista ed accoglienza, generatrice di cultura e interprete di influenze straniere. Accoglie ogni anno circa 4 milioni di visitatori italiani e stranieri, ma per poterla conoscere in ogni suo aspetto bisogna prepararsi al meglio.
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Il clima mite tipicamente mediterraneo della Puglia, con inverni miti ed estati calde, consente il turismo 12 mesi l’anno.
Se in alta stagione i prezzi sono elevati, e maggiore e’ l’affollamento, si potra’ pero’ godere appieno della bellezza delle estati in pugliesi. In primavera e autunno prezzi e clima rendono il soggiorno particolarmente piacevole.
La Settimana Santa in Puglia
Sara’ impossibile per un viaggiatore che visita la Puglia non imbattersi in una festa patronale. Ma e’ la settimana che precede la Pasqua ad essere il vero momento di profonda partecipazione e coinvolgimento emotivo.
Tra le piu’ coinvolgenti:
La Processione della Desolata a Canosa di Puglia
La Processione dell’incontro a San Severo di Puglia
Il venerdi’ Santo a Gallipoli
La Processione dell’addolorata a Gallipoli
Programmare il viaggio: un week end, una settimana, due settimane in Puglia
Il Tavogliere delle Puglie rappresenta la piu’ grande pianura d’Italia dopo quella Padana; i 19’540 km2 su cui si estende la superficie regionale rendono la regione Puglia un territorio molto ampio da esplorare. Si articolano 800 km di coste, cui si aggiunge a nordest l’arcipelago delle isole Tremiti.
Il territorio interno e’ ripartito in sei province:
Bari, citta’ metropoli e capoluogo di regione;
Foggia, la provincia piu’ settentrionale della Puglia;
Barletta – Andria – Trani, il comprensorio che recupera i confini della cosiddetta Puglia Imperiale;
Taranto, nate dal quella che era la Terra d’Otranto;
Brindisi, porto romano per eccellenza
Lecce, l’estrema provincia meridionale, anche conosciuta come la Firenze del Sud.
Qui trovi la guida che ho utilizzato per pianificare i miei viaggi in Puglia!
Un week end in Puglia
Un fine settimana potra’ essere sufficiente per scoprire solamente i capoluoghi:
Bari e le sue chiese romaniche
Taranto con i suoi due mari e i tesori del Museo archeologico nazionale
Lecce e il barocco leccese
Una settimana in Puglia
Gli itinerari per una settimana in Puglia sono quelli che abbiamo effettivamente fatto a Settembre e Ottobre 2021. Qui trovi gli articoli in cui ne parlo:
CHE COSA CONSIGLIAMO PER: Due settimane in Puglia
Due settimane sono appena sufficienti per:
Muoversi nel cuore del Salento: Otranto e i comuni della Grecia Salentina, Gallipoli, Ugento, Santa Maria di Leuca , Galatina, Poggiardo e Specchia
Il Gargano e le Isole Tremiti: passando per la Forestra Umbra, Vignanotica, Vieste, Ischitella, Vico del Gargano, Isola di San Nicola (i traghetti partono da Vieste), San Domino (leggi qui il nostro percorso)
La Valle d’Itria e il Brindisino: dalla Riserva naturale di Torre Guaceto, a Ostuni, Torre di Canne, Savelletri, Oria, Mesagne, Cisternino, Locorotondo, Martina Franca, Alberobello.
Se state pensando di fare il Cammino materano e cercate tutte le informazioni necessarie per realizzare quest’avventura straordinaria, siete QUASI nel posto giusto. Dico quasi perche’ l’avventura l’ha fatta un’altra Giulia (ps: posso dirlo? Penso proprio di si visto che cosa ha fatto…quindi lo dico: un nome, una garanzia. Ecco, l’ho detto.)
A luglio 2021 Giulia ha affrontato il suo cammino materano e io mi sono immersa in questo viaggio insieme a lei, attraverso i percorsi, la storia, le curiosita’ e tutte le casette che l’hanno ospitata strada facendo.
Le tappe del Cammino Materano: da Bari ai Sassi unesco di Matera
Nella sua guida su thelostavocado potete trovare tutte le tappe che ha fatto da Bari ai Sassi UNESCO di Matera lungo la via Peuceta.
Che cosa troverete in questa guida? Tappa per tappa troverete una infinita’ di curiosita’, di storia locale e di informazioni utili per dormire e (soprattutto) mangiare. Giulia racconta questo cammino a cuore in mano, mettendo tutta la sua abilita’ nella scrittura al servizio delle terre che ha pestato, passo dopo passo.
La guida completa per il cammino Materano: la lista per preparare lo zaino, i contatti utili, le vie e le tappe, dove dormire, dove mangiare e i must have per affronatre la Via Peuceta in 7 giorni.
Sono 75 pagine di guida scritte da Giulia in maniera magistrale (l’ho gia’ detto che scrive benissimo?!). Dopo questa guida il prossimo passo e’ scrivere per la Lonely Planet, ne sono sicura.
E dunque come ottenere questo preziosissimo lascito per i futuri viaggiatori della via Peuceta? Vi basta chiedere a Giulia!
Mandatele un messagino su IG o passatela a trovare sul blog thelostavocado. Sono sicurissima che una volta scoperta verrete travolti dai suoi viaggi, dalle sue mille perle e dai contenuti sempre super interessanti.
Ho imparato a scoprire Ancona un po’ alla volta. Non avendo la fretta di un turista, ho potuto assaporarmi i panorami, i momenti e le storie che questa città ha da offrire. E come molte altre città italiane, anche ad Ancona possiamo ammirare un marcato contesto storico che avvolge tutto il contesto.
La storia di Ancona
Ancona, capoluogo di regione delle Marche, fu fondata da esuli siracusani intorno al 390 a.C. e conservò i caratteri della sua origine greca anche sotto il dominio romano. È posta sul promontorio del Monte Conero, si affaccia direttamente sul mare. La città si sviluppò notevolmente quando l’Imperatore Adriano ampliò il piccolo porto, da sempre d’importanza strategica per i traffici adriatici. Affacciata sul mare Adriatico, in cui sorge tutt’ora uno dei maggiori porti italiani,Anconaè una città d’arte con un centro storico ricco di monumenti e con una storia millenaria, è uno dei principali centri economici della regione, oltre che suo principale centro urbano per dimensioni e popolazione.
Cose da vedere ad Ancona
Qui ti consiglio la guida per poter conoscere Le Marche ed Ancona.
1. Il Passetto
A pochi passi dalle vie del centro, e’ uno dei posti piu’ caratteristici della cittadina. Il monumento principale è quello ai caduti della prima guerra mondiale, costruito in bianca pietra d’Istria e circondato dalla panoramica Pineta del Passetto. La costa in questo punto e’ caratterizzata dalle tipiche grotte che in estate prendono vita e diventano una seconda casa per gli anconetani che vogliono viversi il mare rimanendo in citta’.
E’ una delle quattro piazze principali di Ancona (le altre sono piazza della Repubblica, o del Teatro, piazza Roma e piazza Cavour). La sua forma è singolare: rettangolare molto allungata; inoltre particolare è anche il fatto che comprenda vari livelli, collegati da due rampe e da scalinate. Su di essa si affacciano alcuni tra i più importanti monumenti cittadini: il Palazzo del Governo, con la sua torre, la chiesa di San Domenico e, svettante sul ripiano al centro della piazza, la statua di Clemente XII, il papa che, novello Traiano, fu responsabile della rinascita del porto nel Settecento.
3. Duomo di San Ciriaco
La cattedrale e’ dedicata al martire San Ciriaco, morto di una delle morti peggiori che gli potevano essere inflitte, con una serie di torture quali:
fu mutilato della mano destra
gli fu fatto ingurgitare del piombo fuso; Ciriaco si riprese dopo due ore
fu legato sopra una graticola e frustato
fu gettato in una fossa piena di serpenti velenosi
fu immerso nel bitume bollente
gli fu trafitto il capo con una spada e dopo questo Ciriaco morì.
Il duomo rappresenta un alto esempio di arte romanica a cui si mescolano elementi bizantini e gotici; costituisce uno dei più importanti esempi di questo stile in Italia. E’ l’emblema della città e sembra proteggere e osservare dall’alto tutti gli anconetani (affaccia direttamente sul porto ed e’ uno dei posti migliori per poter ammirare il tramonto).
4. La Mole Vanvitelliana
La Mole Vanvitelliana o Lazzaretto di Ancona sorge su un’isola artificiale ed e’ situato all’interno del porto. In passato era raggiungibile solo attraverso imbarcazioni, oggi invece e’ presente un ponte che collega la terraferma alla Mole. Fin dalla sua origine l’opera fu progettata come una struttura polifunzionale: magazzino portuale, luogo di quarantena, fortificazione. Oggi viene invece usata per ospitare mostre, per il cinema all’aperto e per molti altri eventi che hanno luogo durante l’intero anno solare.
5. L’Arco di Traiano
Costruito attorno al 100 d.C. , l’Arco di Traiano rappresenta una delle testimonianze dell’architettura romana piu’ preziose che abbiamo. Sorge sul molo del porto di Ancona, come se fosse una porta per la citta’.
6. Chiesa di Santa Maria
La chiesa di Santa Maria della Piazza si trova ad Ancona in piazza Santa Maria, nell’antico rione Porto. Oltre alla sua inconfondibile bellezza, la caratteristica che rende unica questa chiesa, esempio di stile romanico delle Marche, è un misterioso discorso di pietra scolpito sulla sua facciata, fatto di pietra bianca del Conero.
7. La Pinacoteca civica di Ancona
La Pinacoteca civica “Francesco Podesti” di Ancona è sorta nel 1884. La sua istituzione è dovuta soprattutto al fervido interessamento del pittore anconetano Francesco Podesti, al quale la raccolta d’arte è stata ben presto dedicata. Raccoglie alcuni dipinti di valore universale per la storia dell’arte italiana e altri di grande interesse per la comprensione della pittura nelle Marche dal XIV al XIX secolo.
Nel 2018 la regione Marche ha aperto la pratica per il riconoscimento della Riviera del Conero come patrimonio dell’umanità. Ogni qual volta che per un sito si apre una pratica di inserimento alla lista UNESCO dei patrimoni dell’umanità, è necessario che esso debba essere considerato di “eccezionale valore universale” e soddisfare almeno uno di dieci criteri. Nel caso della Riviera del Conero essi sono:
“essere un esempio eminente dell’interazione umana con l’ambiente” (V criterio)
“rappresentare dei fenomeni naturali o atmosfere di una bellezza naturale e di una importanza estetica eccezionale” (VII criterio)
“contenere gli habitat naturali più rappresentativi e più importanti per la conservazione delle biodiversità, compresi gli spazi minacciati aventi un particolare valore universale eccezionale dal punto di vista della scienza e della conservazione” (X criterio).
Cosa non perdersi assolutamente!
Come abbiamo detto in precedenza, la città di Ancona sorge sulla costa dell’Adriatico centrale su un promontorio formato dalle pendici settentrionali del monte Conero o monte d’Ancona. Questo promontorio dà origine a un golfo, il golfo di Ancona, nella cui parte più interna si trova il porto naturale. E proprio dal porto non ci si puo’ perdere: 1. Il tramonto. Ad Ancona il sole sorge e tramonta sul mare; il fenomeno è dovuto alla forma a gomito del suo promontorio, bagnato dal mare sia a est che a ovest ed è tipico dei litorali con posizione geografica simile. 2. La terra “lontana”. Altra particolarità geografica di Ancona è la possibilità di osservare, nelle giornate molto serene, dalla sommità delle varie colline cittadine, le montagne della Dalmazia al di là dell’Adriatico.
Qui ti consiglio la guida per poter conoscere Le Marche ed Ancona.
Ho conosciuto Ancona vivendola giorno dopo giorno, e cosi’ ho potuto apprezzare e conoscere tutti gli splendidi scorci suggestivi di cui puo’ vantare. Ma la domanda e’ sempre e solo una: che cosa vedere assolutamente ad Ancona? Se trovate questi contenuti interessanti, iscrivetevi al blog! Riceverete una mail ogni volta che verra’ pubblicato un articolo.…
Quando leggete che la regione Marche e’ adatta per tutti i tipi di turismo, non e’ la solita frase che si legge per accattivare i viaggiatori creduloni. E’ una regione veramente polivalente dove si puo’ pianificare una vacanza che rispetti al 100% le proprie esigenze.
In questo articolo parliamo delle spiagge che vi aspettano in questo stupendo territorio e che si adattano perfettamente sia per la vacanza in famiglia sia per i viaggiatori in cerca di qualcosa di un po’ piu’ selvaggio.
(Se invece avete un cane e volete giustamente condividere le vacanze con lui ci sono queste spiagge qui!)
Qui ti consiglio la guida per poter conoscere Le Marche ed Ancona.
SPIAGGE ADATTE A TUTTI:
Spiaggia di Portonovo
La baia di Portonovo viene anche definita la Baia Verde per la sua peculirità di essere completamente immersa nella natura del Parco del Conero e lontana dalle strade più trafficate. Vi troverete in una vera e propria oasi di verde e azzuro, tra acque cristalline e panorami mozzafiato. Perfetta per una giornata di sole e mare e… buon cibo naturalmente!
Spiaggia di San Michele
Certificata Bandiera Blu 2018, la spiaggia si trova nel Comune si Sirolo. Dal centro storico di Sirolo potete raggiungere questa meravigliosa baia percorrendo a piedi il sentiero che parte dal Parco della Repubblica.
Spiaggia dei Sassi Neri
Prende il nome dalle rocce scure del suo fondale. Si raggiunge a piedi dalla spiaggia di San Michele. La spiaggia e’ a ghiaia fine, ciottoli e roccia. Si alternano tratti di spiaggia libera e tratti con stabilimenti balneari.
Spiaggia del Passetto
La spiaggia del Passetto di Ancona è la spiaggia degli anconetani, molto frequentata dai cittadini per una tintarella o un tuffo veloce, magari approfittando della pausa pranzo. La spiaggia è situata alla fine del Viale della Vittoria, nel quartiere Adriatico, dove la zona della pineta si affaccia a strapiombo sul mare. Dal bianco e maestoso Monumento ai Caduti della Prima Guerra Mondiale si scende per una grande scalinata che conduce alla spiaggia del Passetto. Se amate la “vita facile”, potrete invece utilizzare un comodo ascensore (operativo nel periodo estivo).
SPIAGGE SELVAGGE
Spiaggia delle due Sorelle
La spiaggia delle due sorelle è chiamata in questo modo per i due scogli gemelli che emergono dalle acque di questo mare limpidissimo, che se visti da nord assomigliano a due suore poste in preghiera. Essendo raggiungibile solamente via mare, questo tratto di spiaggia bianca, a ridosso del Conero, è un gioiello di natura incontaminata, senza nessun servizio.
Spiaggia del Trave
Tra Ancona e Portonovo, qui c’è un angolo particolarmente amato dagli anconetani: il Trave, una lingua rocciosa che si allunga nel mare, il Monte Conero tuffandosi verticalmente nel mare, prosegue poi per almeno un chilometro all’interno della acque dell’Adriatico come una banchina naturale.
Spiaggia di Mezzavalle
Completamente immersa nella natura del Parco del Conero, per raggiungerla bisogna affrontare un ripido stradello (più o meno 10 minuti di cammino), ma lo scenario che troverete davanti a voi, una volta arrivati in fondo, vi ripagherà di qualsiasi fatica.
Non troverete lettini e ombrelloni, ma solamente un piccolo bar/trattoria su una lunga spiaggia bianca: il verde selvaggio del Monte Conero dietro di voi e l’azzurro cristallino del mare di fronte ai vostri occhi.
Cosi’ come per tutte le regioni d’Italia possiamo certamente affermare che abbiamo l’imbarazzo della scelta su dove andare e che cosa fare, perche’ ovunque si decida di andare alla fine si cade sempre in piedi.
Questo e’ stato il nostro umile itinerario che ha voluto unire due giorni di sci a un po’ di sano turismo, il tutto smorzato dalle esigenze del nostro piccolo Noah (2 mesi e mezzo) che ovviamente non poteva stare infinite ore al freddo.
Siamo quindi arrivati il giovedi’ sera al nostro agriturismo e abbiamo passato la maggior parte del week end tra le piste e Courmayeur (ne parlo qua).
La nostra mini-vacanza e’ stata cosi’ speciale anche perche’ abbiamo avuto la fortuna di vivere e dormire in una realta’ come ne rimangono ormai poche. Un agriturismo (la Reve) mandato avanti da 3 donne che si occupano di tutto: dalla pulizia delle stanza, alla colazione del mattino con i loro prodotti a km 0, alla cura delle capre, pony, cavalli e della fattoria in generale. Quello che abbiamo veramente apprezzato e’ stato lo stile famigliare (tanto e’ vero che nel periodo in cui abbiamo soggiornato non potevano offrire il servizio di ristorazione perche’ avevano le capre a cui badare che avrebbero partorito da li a poco).
La domenica mattina abbiamo invece deciso di partire abbastanza presto e dedicarci a un po’ di turismo.
Aosta (580 m), capoluogo regionale della Valle d’Aosta, si estende a ventaglio al centro della regione, in un’ampia pianura circondata da alte montagne, tra cui il Grand Combin e il Mont Vélan a nord, il Mont Emilius e la Becca di Nona a sud e la Testa del Rutor a ovest.
Noi abbiamo deciso di dirigerci nel capoluogo in mattinata, e dopo un’oretta di macchina da Courmayeur siamo giunti a destinazione per la colazione in uno dei posticini piu’ magici in cui abbia mai sorseggiato un cappuccino. Un bar (Fleurs Folie) che sa di tisaneria vecchio stile, di fioraio, di negozio d’arredamento boho chic e che in realta’ e’ probabilmente la migliore espressione di quelle che possono essere gli interessi della proprietaria.
Dopo la mattinata ad Aosta abbiamo proseguito per la nostra strada del ritorno facendo pero’ ancora una tappa (obbligatoria) in uno dei posti che mi ha affascinato di piu’: il forte di Bard. Noto anche per esser apparso nelle riprese degli Avengers, e’ rimasto pressoché intatto dal momento della sua costruzione, rappresenta uno dei migliori esempi di fortezza di sbarramento di primo Ottocento.
Qui ci siamo fermati a Casa Ciuca per un pranzo in perfetto stile valdostano con piatti che avevano tutto il sapore delle ricette di una volta. Se andate a visitare il forte nell’orario dei pasti, questa deve essere assolutamente la vostra meta… la polenta con il cinghiale e’ imperdibile!
Fatemi iniziare questo articolo con una frase che sa di vecchio ma che rappresenta perfettamente il mio stato attuale. Sembra passata una vita dall’ultima volta che sono venuta in montagna. In realtà è passato solo un anno, ma le cose sono cambiate radicalmente.
Quest’anno la settimana bianca è con lui, il mio piccolo elfo (come lo chiamano gli amici) personale con cui condividere le giornate scandite al ritmo di poppate ogni 3 ore. Niente sci, niente spa, niente funivie ma questo non vuol dire non godersi questo stupendo paesello che ha molto da offrire.
Ma prima di tutto, come ci siamo organizzati con un bambino di 2 mesi e mezzo a -7 gradi?
In realtà non è stato così difficile, siamo programmati per tenere i nostri pulzelli al caldo. Ho quindi semplicemente adeguato il vestiario: oltre al passeggino con il sacco e la coperta calda, abbiamo portato 3 maglie di lana e l’immancabile berretto caldo.
Come fare a salire a 1200mt con un neonato?
In maniera quasi ossessiva gli ho dato il ciuccio in modo che con il movimento della suzione non ci fosse il rischio di perforargli un timpano.
Dal giorno dopo invece abbiamo girato senza più problemi grazie all’aclimatamento.
Come fare con i tempi?
I tempi li scandisce sempre lui: la mattina lo allattavo in camera e poi uscivo per due orette. Poi ritornavamo al caldo (bar o camera).
C’è da dire che nonostante mi abbiano detto che la funivia (la prima che porta all’inizio delle piste) potevamo prenderla senza problemi (perché molto lenta), ho preferito non rischiare e godermi il sole caldo in paese senza l’ansia di dover fare corse fuori programma in ospedale. Sicuramente quando sarà un po’ più grande non mi farò tanti problemi.
Il paese
Così come la maggior parte dei paesi di montagna, sembra che il Natale si protragga per mesi: lucine, alberi e palle che creano un’atmosfera stupenda e caratteristica. Il calore dei bar lungo la strada, delle coperte pesanti con un cappuccino, dei tenui raggi di sole che sbucano attraverso le nuvole. Per noi sono stati due giorni dove abbiamo potuto respirare l’aria buona, ma buona veramente.
Informazioni utili:
Il paese è facilmente girabile con qualsiasi passeggino ma, laddove non l’abbiate portato, è possibile affittarlo così come qualsiasi altra attrezzatura. Basta andare nel centro di Courmayeur in uno dei negozi tecnici che si incontrano lungo la strada per poter richiedere il passeggino a tre ruote o lo zaino per poter portare il proprio bambino.
L’idea di collegare le due stazioni più prestigiose delle Alpi (Courmayeur e Chamonix) attraverso il cuore del massiccio del monte Bianco, nacque dall’immaginazione per l’epoca fervida e quasi matta del Conte Lora Totino. Essendo già operativa la funivia che collegava La Palud con Rifugio Torino (3335 m.), si trattava di costruire un troncone di 250m e di 150m di dislivello per raggiungere punta Helbronner per poi unire le due stazioni mediante la Liason.
La cabina
La terza sezione, iniziata nella primavera del 1954 e collaudata nel 1957, congiunge il rifugio Torino a l’Aiguille du Midi, passando per la punta Helbronner e il Gros Rognon, provvidenziale sostegno naturale. Qui nella foto in alto c’e’ la cabina va e vieni che collegavano la stazione del rifugio Torino a punta Helbronner. Il 19 aprile 2012 l’ultimo tratto della funivia e’ stato smantellato per i lavori di rifacimento terminati poi nel 2015.
Le funivie Monte Bianco oggi e le Terrazze panoramiche del Rifugio Torino
La tratta La Palud – Rifugio Torino e’ oggetto di costante rinnovamento tecnologico continuando il regolare esercizio turistico. Permette infatti di raggiungere entrambe le terrazze panoramiche di Rifugio Torino a 3335m e 3375m (balconi naturiali su Courmayeur), punto ad oggi piu’ vicino alla vetta del Monte Bianco raggiungibile con mezzi meccanici.
Skyway Monte Bianco non è solo una funivia per arrivare a 3.466 metri. È un’idea: avvicinare l’uomo alla montagna e al cielo, allargare gli orizzonti e superare i confini. Panorami da esplorare ed il cielo da incontrare.
Cari proprietari di cani, quante volte siete stati costretti a immergervi in acque non troppo pulite pur di far vivere un po’ di sano mare al vostro animale peloso? Quante volte avete cercato spiagge accessibili che fossero un po’ piu’ grandi di un fazzoletto di carta… e che non fosse cosi’ lontano da qualsiasi area con un minimo di servizi?!
Negli anni ho dovuto fare le stesse cose per amore dei miei due pelosi: relegarmi al fondo di una spiaggia cercando di non intercettare l’acqua delle fogne; lavare con tanto di shampoo dopo ogni bagno e dover scegliere tra “spiaggia con amici” e “spiaggia con amici a 4 zampe”. Proprio per questo, la prima volta che sono andata a Marcelli mi sono positivamente stupita. Una lunga spiaggia che anche se non avessi il cane probabilmente frequenterei!
Qui ti consiglio la guida per poter conoscere Le Marche ed Ancona.
Per chi ha i cani fifoni come i miei, consiglio questo punto della spiaggia, dove il fiume si unisce con il mare e crea una zona perfetta per tutti i cani che non amano troppo le onde.
Sul corso principale si affacciano poi molti negozietti, locali e ristorantini lungo tutto il tratto di costa completano il profilo di questa zona, dove potete provare la cucina locale a base di pesce accompagnata da uno dei vini delle colline intorno al Conero.
Per chi volesse fare invece una vacanza itinerante, lascio la lista delle spiagge accessibili con i cani che potete trovare su tutto il territorio marchigiano:
Tropicalzona di Palombina Nuova – AnconaTelefono: 3284634888
ISLAMORADA – Dog BeachVia Faa di Bruno, 124 località Ponte Sasso – Fano (prov. Pesaro Urbino)
numero di telefono: 347.1872521
sito web: www.islamorada.it
e.mail: info@islamorada.itposizione sulle mappe di google
Servizi: Il cane può fare il bagno col padrone senza alcuna limitazione; ombrelloni, lettini, lettini “dog”, ciotole, doccette, abbeveratoi, punto di primo soccorso e tanti eventi cinofili. Bar enogastronomico, parcheggio gratuito, ecc… –
Lido Scooby-DooVia Lungomare Italia, 1 – 60019 Senigallia (prov. Ancona)
Numero di telefono: 345.3043484 (Lucilla)
sito web: www.scoobydoobeach.it
e.mail: scoobydoo.beach@libero.itposizione sulle mappe di google
Servizi: i cani possono fare il bagno in mare, ombrelloni con lettini anche recintati, lettini per cani, nebulizzatore e doccetta per rinfrescarli, percorso agility. –
Lido Baia CanariaVia terza strada, Cesano – 60019 Senigallia (prov. Ancona)
Numero di telefono: +39 3497377639 (Valentina Medici)
sito web: http://www.baiacanaria.it
e.mail: info@baiacanaria.it
Facebook: https://www.facebook.com/pages/Baia-Canaria
Servizi: I cani hanno accesso all’acqua per il bagno e ci sono box grandi e piccoli con ombrellone e lettini ed ombrelloni e lettini senza box. I nostri amici a 4 zampe hanno a loro disposizione un lettino morbido e refrigerante ed una ciotola per ognuno. –
Animalidovia del moletto sn – 61100 Fano (prov. Pesaro Urbino)
Telefono: 3395449041
Sito web: http://www.animalido.it/
e.mail: info@animalido.it
Servizi: i cani possono entrare in acqua e fare il bagno con i padroni , ombrelloni con lettini, aree relax recintate, lettini per cani, nebulizzatore e doccetta per rinfrescarli, percorso agility ecc.
Spiaggia libera Zona ArzillaLungomare nord in direzione Pesaro – 61032 Fano (prov. Pesaro Urbino)Telefono: 0721803534
Se chiedi a un anconetano di portarti in montagna, tra le varie opzioni ci sara’ sicuramente Cainfaito. Si tratta di un altopiano all’interno della Riserva Naturale Regionale Monte San Vicino e Monte Canfaito dove, una volta arrivato, puoi esplorare l’immensa faggeta che ti si pare davanti agli occhi.
Qui ti consiglio la guida per poter conoscere Le Marche ed Ancona.
Distante 1 ora e mezza da Ancona, e’ uno dei posti piu’ amati per fare hiking e trekking e una volta giunti al belvedere roccioso di Canfaito, una pausa sull’immensa panorama che si apre davanti agli occhi e’ una tappa doverosa. L’albero che lì attende solitario, ti indicherà il panorama meraviglioso da ammirare in silenzio.
All’interno della Riserva trova casa anche il faggio più antico delle Marche, uno dei 300 alberi monumentali d’Italia. Il re di Canfaito, appunto. Un faggio con più di 500 anni che si riconosce grazie a una grossa radice a forma di chiocciola.
Se siete fortunati, prima di arrivare al radura dove poi lascerete la macchina, troverete un piccolo furgoncino con sopra una signora con un’eta’ invidiabile e il figlio; entrambi marchigiani DOC, che vendono la piu’ buona porchetta e il miglior pecorino mai mangiato. Poi si sa, i panini in montagna hanno tutto un altro gusto, ma se oltre alla qualita’ dei prodotti unisci una cordialita’ e generosita’ mai vista… beh, provare per credere!
Da Canfaito, poi, con 15 minuti di macchina potete raggiungere facilmente un’altra meta imperdibile… anzi, oserei dire la vera chicca della giornata: Elcito. Un borgo ormai quasi disabitato (conta solo piu’ 7 valorosi cittadini) che si erge su uno sperone di roccia dominando tutta la valle. Sebbene si tratti di un paesello piccolissimo, non potrete non dedicare almeno un paio di orette alla storia che riecheggia tra le mura.
Percorsa la rampa di accesso e avuto il benvenuto dalla storica insegna che ricorda i metri (824) sui quali il borgo svetta, vi accoglierà una piccola e graziosa piazzetta in cui trova spazio l’ingresso della chiesa e dove c’era la vecchia scuola.Poi una via “principale” lungo la quale si snodano altre vie e l’antico forno, ancora funzionante. Alla fine il punto panoramico.
Dalla piazzetta la strada che scende vi condurrà ad altre case e sotto l’arco una fontana in ghisa con dell’ottima acqua potabile.
Appesi ai muri potete trovare fotografie della vita passata: processioni, feste, momenti di quotidianità che rendono l’atmosfera ancora più magica.
Suggerimento: provate a sedervi su uno dei muretti o delle sedie vicino al balcone panoramico e in centro alla piazzetta e sentite il “rumore” del silenzio, se siete fortunati ed e’ una giornata di sole, provate a chiudere gli occhi ed immaginare di vivere in quel posto.
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