Viaggi 2022 | Dove andare? Viaggio in famiglia, viaggio avventura o viaggio in una capitale?

DOVE ANDARE NEL 2022? MIGLIORI METE PER VIAGGIARE SECONDO LONELY PLANET

È stata pubblicata l’attesa lista di Lonely Planet, il Best in Travel 2022 con le migliori mete da raggiungere nel 2022 e perché. 

Cos’è il Best in Travel? È la classifica delle migliori destinazioni da mettere in lista per il grande viaggio da fare nei prossimi mesi, suddiviso in tre classifiche: top 10 città del mondo, top 10 regioni e migliori 10 paesi. Dopo un lungo periodo lontano dai viaggi, ecco quali sono le 30 mete imperdibili del 2022

DOVE ANDARE NEL 2022
Ecco la selezione delle migliori destinazioni per tornare a viaggiare.

Top 10 città:

  • 1. Auckland, Nuova Zelanda 
  • 2. Taipei, Taiwan 
  • 3. Friburgo, Germania 
  • 4. Atlanta, Stati Uniti
  • 5. Lagos, Nigeria
  • 6. Nicosia, Cipro 
  • 7. Dublino, Irlanda 
  • 8. Mérida, Messico 
  • 9. Firenze, Italia 
  • 10. Gyeongju, Corea Del Sud

Top 10 Paesi

  • 1. Isole Cook 
  • 2. Norvegia 
  • 3. Mauritius 
  • 4. Belize 
  • 5. Slovenia 
  • 6. Anguilla 
  • 7. Oman 
  • 8. Nepal 
  • 9. Malawi 
  • 10. Egitto

I miei consigli di viaggio: tutte le mete a seconda delle esigenze.

Viaggi all’avventura, per chi è alla ricerca di fresco, di sole e mare, di una soluzione per famiglie e per chi ha semplicemente voglia di partire e conoscere la sua amata italia.

Viaggio in un posto al fresco: l’Islanda non delude mai.

Viaggio al mare con bimbi alla scoperta di una parte della nostra bellissima puglia:

alla scoperta delle capitali:londra e parigi!

Scopri tutte le altre mete: lasciati ispirare dai racconti!

Visita la mia sezione dedicata ai viaggi: tante mete a disposizione per poter sognare la tua prossima avventura, qualsiasi essa sia!

Ho anche pensato ad un supporto stampabile gratuitamente per poter mettere nero su bianco la tua avventura: una settimana di pianificazione a tua disposizione!

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Free Printable Travel planner |pianifica le tue vacanze per non perdere le emozioni del tuo prossimo viaggio!

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Ho pensato a un travel planner perchè dopo aver utilizzato la moleskine mi sono resa conto di quanto le dimensioni contino. Così ho pensato a un semplice foglio da poter stampare e tenere dentro la guida che solitamente mi porto dietro in viaggio.

Un pezzo di carta dove poter annotare tutto!

E un ricordo da lasciare dentro la guida con quello che si è fatto, oltre che un valido aiuto per quando amici e parenti ti chiedono indicazioni per fare lo stesso viaggio.

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Che cosa annotare su un diario di viaggio?

Qui sotto trovi alcune idee per utilizzare al meglio il tuo travel planner. Potrai annotare:

  • cosa visitare
  • dove mangiare
  • gli spostamenti da dover fare durante la tua visita
  • i costi di eventuali biglietti
  • eventi a cui partecipare durante la visita

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Trovi tutti i contenuti gratuiti, tra cui planner mensili, planner settimanali, food tracker e tracker generici, nella mia sezione dedicata ai planner!

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La puglia: quando andare e come programmare il viaggio.

La Puglia e’ da sempre un ponte sul Mediterraneo, terra di conquista ed accoglienza, generatrice di cultura e interprete di influenze straniere. Accoglie ogni anno circa 4 milioni di visitatori italiani e stranieri, ma per poterla conoscere in ogni suo aspetto bisogna prepararsi al meglio.

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Quando andare in Puglia

Il clima mite tipicamente mediterraneo della Puglia, con inverni miti ed estati calde, consente il turismo 12 mesi l’anno.

Se in alta stagione i prezzi sono elevati, e maggiore e’ l’affollamento, si potra’ pero’ godere appieno della bellezza delle estati in pugliesi. In primavera e autunno prezzi e clima rendono il soggiorno particolarmente piacevole.

La Settimana Santa in Puglia

Sara’ impossibile per un viaggiatore che visita la Puglia non imbattersi in una festa patronale. Ma e’ la settimana che precede la Pasqua ad essere il vero momento di profonda partecipazione e coinvolgimento emotivo.

Tra le piu’ coinvolgenti:

  • La Processione della Desolata a Canosa di Puglia
  • La Processione dell’incontro a San Severo di Puglia
  • Il venerdi’ Santo a Gallipoli
  • La Processione dell’addolorata a Gallipoli

Programmare il viaggio: un week end, una settimana, due settimane in Puglia

Il Tavogliere delle Puglie rappresenta la piu’ grande pianura d’Italia dopo quella Padana; i 19’540 km2 su cui si estende la superficie regionale rendono la regione Puglia un territorio molto ampio da esplorare. Si articolano 800 km di coste, cui si aggiunge a nordest l’arcipelago delle isole Tremiti.

Il territorio interno e’ ripartito in sei province:

  • Bari, citta’ metropoli e capoluogo di regione;
  • Foggia, la provincia piu’ settentrionale della Puglia;
  • Barletta – Andria – Trani, il comprensorio che recupera i confini della cosiddetta Puglia Imperiale;
  • Taranto, nate dal quella che era la Terra d’Otranto;
  • Brindisi, porto romano per eccellenza
  • Lecce, l’estrema provincia meridionale, anche conosciuta come la Firenze del Sud.

Qui trovi la guida che ho utilizzato per pianificare i miei viaggi in Puglia!

Un week end in Puglia

Un fine settimana potra’ essere sufficiente per scoprire solamente i capoluoghi:

  • Bari e le sue chiese romaniche
  • Taranto con i suoi due mari e i tesori del Museo archeologico nazionale
  • Lecce e il barocco leccese

Una settimana in Puglia

Gli itinerari per una settimana in Puglia sono quelli che abbiamo effettivamente fatto a Settembre e Ottobre 2021. Qui trovi gli articoli in cui ne parlo:

CHE COSA CONSIGLIAMO PER: Due settimane in Puglia

Due settimane sono appena sufficienti per:

  • Muoversi nel cuore del Salento: Otranto e i comuni della Grecia Salentina, Gallipoli, Ugento, Santa Maria di Leuca , Galatina, Poggiardo e Specchia
  • Il Gargano e le Isole Tremiti: passando per la Forestra Umbra, Vignanotica, Vieste, Ischitella, Vico del Gargano, Isola di San Nicola (i traghetti partono da Vieste), San Domino (leggi qui il nostro percorso)
  • La Valle d’Itria e il Brindisino: dalla Riserva naturale di Torre Guaceto, a Ostuni, Torre di Canne, Savelletri, Oria, Mesagne, Cisternino, Locorotondo, Martina Franca, Alberobello.

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Una settimana in Puglia: Vieste e il Gargano con i bambini

Probabilmente fondata da Dauni, successivamente colonia greca e poi municipium romano, e’ da sempre stata contesa per la sua posizione.

Il borgo di Vieste e’ affascinante ed arroccato tra le scalinate e i vicoli intorno alla Punta di San Francesco, dove si trovano la Chiesa e il Monastero omonimi.

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Il dubbio poteva essere soggiornare a Vieste o Mattinata, ma alla fine abbiamo scelto Vieste perche’ e’ esattamente a meta’ tra tutte le destinazioni che ci siamo prefissate per la vacanza.

Nota da ricordare: da Vieste partono anche i traghetti per le isole Tremiti.

Gli imperdibili durante un soggiorno sul Gargano

  • La Foresta Umbra
  • I panorami tra Vieste e Mattinata
  • La Baia di Vignanotica
  • I trabucchi tra Vieste e Peschici
  • Rodi Garganico
  • Birdwatching ai laghi di Lesina e Varano

Qui trovi la guida che ho utilizzato per pianificare i miei viaggi in Puglia!

Il nostro itinerario

Partendo con due bambini di 2 anni, la nostra partenza e’ costata una sveglia alle 4.00 di mattina in modo da poter viaggiare con i bambini addormentati per un bel tratto di strada.

La prima tappa l’abbiamo fatta a Lesina: colazione sul lago per sgranchire le gambe prima di arrivare a Vieste. Considerate che da Lesina a Vieste rimane un’oretta di viaggio, tutta curve e stradine strette. Per noi e’ stato perfetto poterci fermare e far svagare i bimbi prima dell’ultimo pezzo di strada.

Arrivati a Vieste, ci siamo organizzate in modo da andare a fare spesa per poter pranzare, riposare ed essere pronti per il pomeriggio. Nel nostro caso abbiamo scelto il mare di Vieste: avendo fatto molta strada ci e’ sembrata una scelta ideale per poter far sfogare i duenni.

DOVE ABBIAMO MANGIATO

COLAZIONE: Mini Bar di Argentieri Marianna (per una colazione vista lago)

CENA: La Grande Paposceria (prezzi medio bassi, cena tipica Pugliese)

Dopo un meritato riposo post viaggio, abbiamo puntato subito alla Foresta Umbra a 1 ora e 20 di macchina da Vieste.

Abbiamo passato la mattina a visitare la foresta senza farci mancare l’imperdibile tappa “Daini“. Poco distante dal centro potete trovare una parte di foresta recintata e abitata da dei bellissimi Daini. Non si puo’ dare da mangiare agli animali, ma e’ possibile acquistare il mais per poterli far avvicinare.

Sulla via del ritorno siamo passati da Rodi Garganico dove ci siamo persi tra i vicoli caratterizzati da murales e scritte locali. Una vista e un’atmosfera unica!

DOVE ABBIAMO MANGIATO

PRANZO: al sacco nella foresta Umbra

MERENDA: Pasticceria Rodi

CENA: La Lanterna

Da Vieste trovate le indicazioni per arrivare a Mattinata percorrendo tutta la strada litoranea, un percorso pieno di curve ma con delle visuali mozzafiato. Il mio consiglio e’ quello di fare questa strada e fermarvi quando vedete delle piazzole di sosta perche’ si nascondono degli scorci unici e mozzafiato!

Come abbiamo gestito un percorso di questo genere con due bambini piccoli in macchina?

Prima di partire ci siamo fermati a prendere il caffe’ sulla lunghissima spiaggia dove potete ammirare il Pizzomuno.

Abbiamo dato libero sfogo a corse, capriole e a tutta la vivacita’ che potevano avere. Una volta in macchina si sono addormentati dopo pochi chilometri (e siamo state consapevoli che questo avrebbe pregiudicato il sonnellino pomeridiano).

Dopo aver seguito la litoranea fino a Mattinata, abbiamo girato il centro del paese e fatto pranzo in una via tra le piu’ caratteristiche del paese

Dopo pranzo abbiamo ripreso la macchina in direzione Baia di Vignanotica. Con le sue falesia bianche a piccol sul mare, si arriva percorrendo la SP53 che conduce a un parcheggio a pagamento (10€ per tutto il giorno, 5€ per il pomeriggio). Da qui ha inizio un sentiero che arriva fino alla spiaggia.

NOTA: il sentiero viene descritto come “asfaltato” e quindi percorribile con il passeggino. Non e’ asfaltato, e’ ghiaioso e con pietre non adatto quindi a tutti i passeggini. Detto cio’, siamo riuscite a scendere e salire con i bambini nel passeggino ma con un po’ di fatica.

La spiaggia e’ ben attrezzata e sono presenti due bar a disposizione.

Abbiamo passato il pomeriggio nella spiaggia libera e siamo tornati a Vieste al calar del sole.

DOVE ABBIAMO MANGIATO

COLAZIONE: Lido Golden Beach di Vieste

PRANZO: La Vineria di Mattinata (prezzo nella media)

MERENDA: Lido Baia dei Gabbiani

CENA: Molo 54 (prezzo medio alto, ma cucina strepitosa. Hanno alternative anche per celiaci, consigliatissimo il caciocavallo alla griglia, il piu’ buono mai mangiato)

In direzione Peschici, abbiamo fatto una tappa a 15 minuti dall’arrivo per visitare una nuova Baia e far giocare i bambini. L’idea iniziale era di arrivare alla spiaggia di Zaiana, difficile pero’ da affrontare con due bambini piccoli.

Abbiamo quindi optato per la piu’ facilmente raggiungibile Baia Mannaccora, una delle localita’ storiche del Gargano.

Dopo la breve tappa siamo ripartiti in direzione Peschici. Non e’ facile descrivere il colpo d’occhio che sorprende il visitatore che arriva a Peschici: si distingue molto dagli altri paesi del Gargano quasi a ricordare i paesi delle Cicladi (fu infatti findata da popolazioni slave nel X secolo).

Dopo il pranzo abbiamo ripercorso la litoranea in senso opposto e ci siamo fermati nell’imperdibile spiaggia di Torre di Sfinale.

DOVE ABBIAMO MANGIATO

COLAZIONE: Bar Lido di Mannacore

PRANZO: Ristorante la Taverna (molto molto buono, prezzo medio alto)

MERENDA: Lido del Piacere, Localita’ Sfinale

CENA: La Cantina a Vieste (scongliatissi, prodotti non di qualita’ e abbiamo aspettato 1h un petto di pollo per i bambini)

Abbiamo deciso di dedicare l’ultimo giorno a Vieste: partendo dalla parte storica siamo arrivate al mercato cittadino. Per poterla visitare bastera’ perdersi tra le piccole vie che la compongono e lasciarti trasportare dai colori e dai profumi che aleggiano.

DOVE ABBIAMO MANGIATO

COLAZIONE: Bar Caffe’ Seggio ( e’ il bar nell’unica piazzetta interna del centro storico. Vista stupenda)

Hai a disposizione una settimana per visitare una parte della Puglia?

Se stai cercando un’alternativa valida che non sia sul Gargano ma piu’ a sud, questa guida fa per te! Una settimana tra Bari e Monopoli, attraverso le piu’ belle spiagge della costa.

Hai a disposizione due settimane per visitare la Puglia?

Puoi pensare di fare una settimana sul Gargano tra Peschici, Vieste e Mattinata; la seconda settimana scendere sulla costa da Bari a Monopoli.

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Vacanze a Vieste – Tutto quello che c’e’ da sapere

Vallo a spiegare a chi non e’ nato a Vieste, che le case bianche, unite da archetti, a strapiombo sulla roccia, non sono spolverate da borotalco. E’ l’intonaco, in pieno stile mediterraneo, a dare a Vieste questo candore, quasi accecante.

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Visitare Vieste – tutti i consigli utili

Il bianco e’ il colore che domina ovunque: tra le viuzze talmente strette che fa fatica a passarci una macchina, alle scalinate che confluiscono alla piazza centrale. Perdersi in questi vicoli e stradine e’ l’unico modo per conoscere Vieste.

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Che cosa vedere assolutamente a Vieste

Si puo’ partire dal punto piu’ alto dove si trova il castello di origine normanno – svevo; da questo punto c’e’ una vista mozzafiato sul mare. Poi si puo’ proseguire con una visita alla Cattedrale in stile romanico e il campanile in stile barocco, fino alla “Chianca Amara”, la pietra (anch’essa bianca) che ricorda l’eccidio dei viestani da parte dei pirati turchi.

Imperdibile, poi, il mercato di Vieste con tutti i prodotti tipici della tradizione: dai formaggi, ai peperoncini, ai prodotti sott’olio. Perdetevi tra i sapori di questa terra, unici ed inimitabili.

Il faraglione di Pizzomunno – la leggenda

Narra la storia d’amore tra una fanciulla di nome Cristalda, dai lunghi capelli color oro, e un giovane pescatore, Pizzomunno.

Ogni giorno Pizzomunno, con la sua barca, andava per mare e le sirene, ammaliate dal suo sorriso, emergevano dalle onde e intonavano in suo onore melodiosi canti marini.

Queste creature erano prigioniere dello sguardo di Pizzomunno, ma lui amava solo Cristalda e vane erano le offerte delle sirene. Una sera, le sirene prese da eccesso di gelosia, aggredirono Cristalda e la trascinarono nelle profondita’ marine. Invano Pizzomunno rincorse la voce disperata dell’amata ed il mattino successivo, i pescatori, trovarono sulla spiaggia quel bianco scoglio che la leggenda dice essere il giovane Pizzomunno pietrificato dal dolore. Si dice che solo ogni cento anni le sirene consentono all’infelice Cristalda di riemergere, per ritrovare il suo amante e rivivere cosi’, solo per un giorno, il loro amore.

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Ancona: tra tipicita’ culinarie e prodotti slow food

Immersa in una delle aree marine piu’ belle d’Italia, protetta dal Parco Naturale, offre scenari d’acqua e terra davvero unici: un paradiso naturale per gli amanti del relax, dove praticare vari tipi di sport, da esplorare a piedi, in mountain bike o a cavallo e fare interessanti scoperte d’arte e soste gourmet.

Qui ti consiglio la guida per poter conoscere Le Marche ed Ancona.

Ancona citta’ di tradizione e bandiera Blu

Ancona, capoluogo con una grande vocazione marinara, e’ la citta’ bandiera blu che racchiude in se una grande tradizione culinaria che si e’ fatta influenzare anche dalle terre piu’ lontane grazie al suo rinomato porto (via principale per il commercio con l’est).

Dal porto, infatti, si puo’ raggiungere in pochi minuti il centro storico dove sono concentrati i bei palazzi, i luoghi di fede , quelli della cultura e della movida. Convivono infatti in armonia la Chiesa di San Domenico e il Palazzo del Governo, la Torre Civica , la biblioteca e il museo della Citta’.

Che cosa mangiare ad ancona: 5 piatti da provare assolutamente in terra marchigiana.

Non sono cozze, sono Moscioli!

Attaccati alle pareti del Monte Conero i moscioli selvatici sono ormai diventati tipicità e specialità culinarie uniche della zona che si trova solamente nel periodo da aprile ad ottobre. Oggi il mosciolo del Conero è diventato presidio Slow Food e il mio consiglio e’ quello di provarli cucinati alla marinara: con abbondante olio di oliva, limone, prezzemolo e pepe macinato fresco.

I Paccasassi

 E’ un finocchietto marino, per intenderci, che quasi scompare d’inverno per ricomparire in primavera nella zona del Monte Conero. Si abbina alla mortadella, al tonno oppure in antipasto (paccasassi e le alici marinate, come propongono al ristorante Emilia di Portonovo) e si può usare anche per marmellate e salse.

Crocette o Bombetti In Porchetta All’anconetana

Sono un piatto di molluschi dal sapore unico dato dal finocchio selvatico e il rosmarino, in combinazione con l’aglio, il pomodoro, il peperoncino e il vino bianco.

Gnocchi alla papera

Piatto tipico della tradizione marchigiana: un piatto di fatto povero ma ricco di gusto, come tutti i piatti che arrivano dalla tradizione popolare. Un sugo d’anatra corposo che sa di entroterra.

Pizza al formaggio

Si chiama pizza ma somiglia più a una torta soffice, a un panettone salato, con uova e formaggio. Che sia una ricetta tipica del periodo di Pasqua lo fa intendere anche il procedimento per la ricetta originaria della Pizza di Pasqua, che  voleva fossero utilizzate 40 uova (tante quanti i giorni della Quaresima)

Dove mangiare ad Ancona

In estate Ancona comincia a prendere vita soprattutto la sera a partire dal tramonto quando iniziano gli aperitivi, che si consumano principalmente in quella che viene chiamata Piazza del Papa (Piazza del Plebiscito) per via dell’enorme scultura di Clemente XII che svetta sul ripiano al centro della piazza.

Qui ti consiglio la guida per poter conoscere Le Marche ed Ancona.

Dove fare colazione?

Durante il periodo estivo, la mia scelta e’ solo una e ne avevo parlato nell’articolo qui sotto:

Colazione a Portonovo

In una delle spiagge assolutamente da non perdere nel vostro soggiorno ad Ancona o dintorni c’e’ la possibilita’ di gustare la colazione migliore che abbiate mai fatto. Qui ti consiglio la guida per poter conoscere Le Marche ed Ancona. Chi non conosce Portonovo? La bellissima spiaggia dominata dalla massiccia presenza del monte Conero alle spalle…

Fare cena ad Ancona

Da Piazza del Papa si sale poi verso via Pizzecolli per un incontro ravvicinato con l’arte; la strada e’ punteggiata da edifici nobiliari tra cui Palazzo Bosdari che ospita la Pinacoteca Civica.

A pochi passi si mangia da La Degosteria, cucina del territorio in chiave contemporanea. Riconosciuti per lo stoccafisso all’Anconitana, propongono piatti della tradizione con grandi ingredienti studiati in maniera del tutto originale.

Ad accompagnare i piatti, una cantina di tutto rispetto con un occhio di riguardo per la selezione di vini del territorio (cantina “La Calcinara” da provare assolutamente). Sono inoltre attrezzatissimi anche per le persone celiache o con allergie alimentari.

Oppure su @giulia_gribaudo_

Il cammino di Matera: 170 km da Bari a Matera con Giulia

Se state pensando di fare il Cammino materano e cercate tutte le informazioni necessarie per realizzare quest’avventura straordinaria, siete QUASI nel posto giusto.
Dico quasi perche’ l’avventura l’ha fatta un’altra Giulia (ps: posso dirlo? Penso proprio di si visto che cosa ha fatto…quindi lo dico: un nome, una garanzia. Ecco, l’ho detto.)

A luglio 2021 Giulia ha affrontato il suo cammino materano e io mi sono immersa in questo viaggio insieme a lei, attraverso i percorsi, la storia, le curiosita’ e tutte le casette che l’hanno ospitata strada facendo.

Le tappe del Cammino Materano: da Bari ai Sassi unesco di Matera

Nella sua guida su thelostavocado potete trovare tutte le tappe che ha fatto da Bari ai Sassi UNESCO di Matera lungo la via Peuceta.

Che cosa troverete in questa guida?
Tappa per tappa troverete una infinita’ di curiosita’, di storia locale e di informazioni utili per dormire e (soprattutto) mangiare. Giulia racconta questo cammino a cuore in mano, mettendo tutta la sua abilita’ nella scrittura al servizio delle terre che ha pestato, passo dopo passo.

La guida completa per il cammino Materano: la lista per preparare lo zaino, i contatti utili, le vie e le tappe, dove dormire, dove mangiare e i must have per affronatre la Via Peuceta in 7 giorni.

Sono 75 pagine di guida scritte da Giulia in maniera magistrale (l’ho gia’ detto che scrive benissimo?!). Dopo questa guida il prossimo passo e’ scrivere per la Lonely Planet, ne sono sicura.

E dunque come ottenere questo preziosissimo lascito per i futuri viaggiatori della via Peuceta? Vi basta chiedere a Giulia!

Mandatele un messagino su IG o passatela a trovare sul blog thelostavocado. Sono sicurissima che una volta scoperta verrete travolti dai suoi viaggi, dalle sue mille perle e dai contenuti sempre super interessanti.

Oppure su @giulia_gribaudo_

Viaggio in Thailandia fai da te – itinerario per due settimane

Il 18 giugno 2018 partii con il mio compagno per quella che divenne la nostra prima avventura: due settimane in giro per la Thailandia con un itinerario abbozzato prima di partire ma liberi di muoverci come volevamo grazie al nostro programma “zaino in spalla”.


Dopo quelle due settimane spesso sono stata contattata per rispondere alle più svariate domande sul mio viaggio: come ci siamo organizzati, dove siamo andati, come ci siamo spostati, quali difficoltà abbiamo incontrato, quanto abbiamo speso…insomma, quelle stesse domande che chiunque voglia partire alla volta della Thailandia potrebbe voler fare. Ho scritto qui quella che è stata la mia avventura giorno per giorno, ma ho deciso di fare una guida introduttiva per poter togliere tutti i dubbi per chi volesse partire alla volta di quella splendida terra che è la Thailandia.

Quando andare in Thailandia

Noi siamo partiti il 18 di giugno ma questo era uno dei periodi più sconsigliati causa piogge e monsoni. Grazie al fattore fortuna abbiamo preso pioggia solamente un paio di volte quando eravamo sull’isola di Phuket. Ad ogni modo il clima migliore è tra novembre e marzo, quando ci sono meno piogge e il clima è meno afoso. In generale, sono sconsigliati i mesi di Aprile, Maggio, Settembre e Ottobre, caratterizzati da piogge torrenziali e caldo soffocante.

Quanto costa un viaggio in Thailandia?

Dipende. E’ forse questa e’ la risposta piu’ giusta perche’ in Thailandia puoi veramente pensare di fare una vacanza all’insegna del risparmio, cosi’ come puoi spendere piu’ del doppio a seconda delle zone che visiti e delle esperienze che vuoi portarti a casa. Tendenzialmente si spende sui 500 euro di volo andata e ritorno con uno scalo e questa per noi e’ stata la spesa piu’ corposa. Per il dormire e il mangiare la spesa puo’ oscillare notevolmente, ma vi faccio il mio esempio:

  • DORMIRE: abbiamo speso tendenzialmente l’equivalente di 15 euro a notte in una doppia in hotel a 3 stelle (che di hotel comunque avevano ben poco ovviamente). La situazione piu’ cara l’abbiamo trovata a Phuket dove per 4 notti abbiamo speso poco piu’ di 100 euro ma, a differenza di Bangkok e del resto dell’itinerario, la nostra disposizione era super pulita e in un contesto molto curato. In totale abbiamo speso sui 250€ per due settimane in due persone.
  • MANGIARE: Bangkok e le isole sono le zone dove pagherai di piu’ per mangiare. Ad ogni modo, e’ pieno di cibo d’asporto lungo le strade e i ristoranti sono molto economici se paragonati a quelli europei. Normalmente facevamo sempre cena al ristorante e abbiamo sempre speso dai 10€ ai 15€ (mangiando veramente in abbondanza). Se poi si va fuori dalle zone turistiche si puo’ spendere ancora meno: ad Ayutthaya abbiamo trovato un posto di fortuna dove fare cena e abbiamo speso 3€ per due curry, una bottiglia d’acqua e una birra in bottiglia.

Itinerario due settimane in Thailandia

Nello specifico abbiamo fatto:



Articoli recenti:

Ancona: che cosa visitare e cosa non perdersi assolutamente!

Ho imparato a scoprire Ancona un po’ alla volta. Non avendo la fretta di un turista, ho potuto assaporarmi i panorami, i momenti e le storie che questa città ha da offrire. E come molte altre città italiane, anche ad Ancona possiamo ammirare un marcato contesto storico che avvolge tutto il contesto.

La storia di Ancona

Ancona, capoluogo di regione delle Marche, fu fondata da esuli siracusani intorno al 390 a.C. e conservò i caratteri della sua origine greca anche sotto il dominio romano. È posta sul promontorio del Monte Conero, si affaccia direttamente sul mare. La città si sviluppò notevolmente quando l’Imperatore Adriano ampliò il piccolo porto, da sempre d’importanza strategica per i traffici adriatici.
Affacciata sul mare Adriatico, in cui sorge tutt’ora uno dei maggiori porti italiani, Ancona è una città d’arte con un centro storico ricco di monumenti e con una storia millenaria, è uno dei principali centri economici della regione, oltre che suo principale centro urbano per dimensioni e popolazione.

Cose da vedere ad Ancona

Qui ti consiglio la guida per poter conoscere Le Marche ed Ancona.

1. Il Passetto

A pochi passi dalle vie del centro, e’ uno dei posti piu’ caratteristici della cittadina. Il monumento principale è quello ai caduti della prima guerra mondiale, costruito in bianca pietra d’Istria e circondato dalla panoramica Pineta del Passetto. La costa in questo punto e’ caratterizzata dalle tipiche grotte che in estate prendono vita e diventano una seconda casa per gli anconetani che vogliono viversi il mare rimanendo in citta’.


2. Piazza del Plebiscito (Piazza del Papa)

E’ una delle quattro piazze principali di Ancona (le altre sono piazza della Repubblica, o del Teatro, piazza Roma e piazza Cavour). La sua forma è singolare: rettangolare molto allungata; inoltre particolare è anche il fatto che comprenda vari livelli, collegati da due rampe e da scalinate. Su di essa si affacciano alcuni tra i più importanti monumenti cittadini: il Palazzo del Governo, con la sua torre, la chiesa di San Domenico e, svettante sul ripiano al centro della piazza, la statua di Clemente XII, il papa che, novello Traiano, fu responsabile della rinascita del porto nel Settecento.


3. Duomo di San Ciriaco

La cattedrale e’ dedicata al martire San Ciriaco, morto di una delle morti peggiori che gli potevano essere inflitte, con una serie di torture quali:

  1. fu mutilato della mano destra
  2. gli fu fatto ingurgitare del piombo fuso; Ciriaco si riprese dopo due ore
  3. fu legato sopra una graticola e frustato
  4. fu gettato in una fossa piena di serpenti velenosi
  5. fu immerso nel bitume bollente
  6. gli fu trafitto il capo con una spada e dopo questo Ciriaco morì.

Il duomo rappresenta un alto esempio di arte romanica a cui si mescolano elementi bizantini e gotici; costituisce uno dei più importanti esempi di questo stile in Italia. E’ l’emblema della città e sembra proteggere e osservare dall’alto tutti gli anconetani (affaccia direttamente sul porto ed e’ uno dei posti migliori per poter ammirare il tramonto).


4. La Mole Vanvitelliana

La Mole Vanvitelliana o Lazzaretto di Ancona sorge su un’isola artificiale ed e’ situato all’interno del porto. In passato era raggiungibile solo attraverso imbarcazioni, oggi invece e’ presente un ponte che collega la terraferma alla Mole. Fin dalla sua origine l’opera fu progettata come una struttura polifunzionale: magazzino portuale, luogo di quarantena, fortificazione. Oggi viene invece usata per ospitare mostre, per il cinema all’aperto e per molti altri eventi che hanno luogo durante l’intero anno solare.


5. L’Arco di Traiano

Costruito attorno al 100 d.C. , l’Arco di Traiano rappresenta una delle testimonianze dell’architettura romana piu’ preziose che abbiamo. Sorge sul molo del porto di Ancona, come se fosse una porta per la citta’.


6. Chiesa di Santa Maria

La chiesa di Santa Maria della Piazza si trova ad Ancona in piazza Santa Maria, nell’antico rione Porto. Oltre alla sua inconfondibile bellezza, la caratteristica che rende unica questa chiesa, esempio di stile romanico delle Marche, è un misterioso discorso di pietra scolpito sulla sua facciata, fatto di pietra bianca del Conero.


7. La Pinacoteca civica di Ancona

La Pinacoteca civica “Francesco Podesti” di Ancona è sorta nel 1884. La sua istituzione è dovuta soprattutto al fervido interessamento del pittore anconetano Francesco Podesti, al quale la raccolta d’arte è stata ben presto dedicata. Raccoglie alcuni dipinti di valore universale per la storia dell’arte italiana e altri di grande interesse per la comprensione della pittura nelle Marche dal XIV al XIX secolo.


8. La Riviera del Conero

Prende il nome dal Monte Conero, che forma l’omonimo promontorio a picco sul mare, ricco di insenature e piccole spiagge rocciose o sassose; ha uno sviluppo costiero di circa venti chilometri. I primi 4 comuni che entrarono a far parte della Riviera del Conero furono per l’appunto: AnconaSiroloNumanaCamerano. Oggi comprende altri 12 comuni limitrofi: Porto RecanatiPotenza PicenaRecanatiLoretoCastelfidardoOsimoFilottranoMontefanoOffagnaAguglianoPolverigiSanta Maria Nuova.

Nel 2018 la regione Marche ha aperto la pratica per il riconoscimento della Riviera del Conero come patrimonio dell’umanità. Ogni qual volta che per un sito si apre una pratica di inserimento alla lista UNESCO dei patrimoni dell’umanità, è necessario che esso debba essere considerato di “eccezionale valore universale” e soddisfare almeno uno di dieci criteri. Nel caso della Riviera del Conero essi sono:

  • “essere un esempio eminente dell’interazione umana con l’ambiente” (V criterio)
  • “rappresentare dei fenomeni naturali o atmosfere di una bellezza naturale e di una importanza estetica eccezionale” (VII criterio)
  • “contenere gli habitat naturali più rappresentativi e più importanti per la conservazione delle biodiversità, compresi gli spazi minacciati aventi un particolare valore universale eccezionale dal punto di vista della scienza e della conservazione” (X criterio).

Cosa non perdersi assolutamente!

Come abbiamo detto in precedenza, la città di Ancona sorge sulla costa dell’Adriatico centrale su un promontorio formato dalle pendici settentrionali del monte Conero o monte d’Ancona. Questo promontorio dà origine a un golfo, il golfo di Ancona, nella cui parte più interna si trova il porto naturale. E proprio dal porto non ci si puo’ perdere:
1. Il tramonto. Ad Ancona il sole sorge e tramonta sul mare; il fenomeno è dovuto alla forma a gomito del suo promontorio, bagnato dal mare sia a est che a ovest ed è tipico dei litorali con posizione geografica simile.
2. La terra “lontana”. Altra particolarità geografica di Ancona è la possibilità di osservare, nelle giornate molto serene, dalla sommità delle varie colline cittadine, le montagne della Dalmazia al di là dell’Adriatico.

Qui ti consiglio la guida per poter conoscere Le Marche ed Ancona.


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10 motivi per viaggiare in Italia

Siamo i primi a elogiare il nostro Bel Paese, siamo i primi a dire che un turista dovrebbe scegliere l’Italia come prima destinazione al posto di molte altre mete europee… ma poi, immancabilmente, siamo anche i primi che prendono un volo e vanno in giro per il mondo al posto di visitare tutto quello che il nostro territorio ha da offrire.

Quest’anno non abbiamo scuse: che sia una fuga di un week end, una settimana o piu’; che sia nella propria regione o in quelle limitrofe; che sia una vacanza spartana o organizzata secondo decreto… comunque vada, abbiamo 10 motivi per scegliere di rimanere in Italia!

1. I giardini

Decantati da Poeti e pittori, i giardini sono una delle meraviglie del nostro Paese. Sono 122 giardini divisi tra 12 Regioni facenti parte di Grandi Giardini Italiani, la rete d’eccellenza fondata nel 1997 dall’inglese Judith Wade.

Suddivisi tra Giardini botanici, paesaggistici, storici, orti botanici, giardini moderni e dell’arte… l’italia possiede un volere inestimabile di verde visitabile!


2. Il mare

Nel cuore del Mediterraneo, la penisola italiana vanta di 7458 chilometri di costa. C’è l’imbarazzo della scelta su dove andare. Molto dipende dai vostri gusti e dalle vostre propensioni, c’è chi sceglie il mare più bello per fare sport acquatici, chi preferisce le acque poco profonde dell’Adriatico e chi invece predilige il mare delle isole più belle d’Italia. Per aiutarvi nella scelta, qui trovate la classifica delle spiagge più belle d’Italia. 

3. I borghi storici

Sono 289 (inclusi 3 “onorari”) i piccoli centri storici inferiori ai 15 mila abitanti. La storia dei borghi è la storia d’Italia, dalle mille sfaccettature e dai mille volti, con un patrimonio artisticoculturaleeno-gastronomico fra i più conosciuti e rinomati al mondo.

Leggi ” Giornata a Canfaito ed El Cito, il borgo incantanto“.

4. La montagna

Le montagne occupano il 35% del territorio italiano, suddiviso in Alpi ed Appennini. Da notare e sottolineare che tutti i 4 gruppi montuosi che superano i 4.000 metri (escluso il Bernina la cui massima cima nel nostro Paese arriva a 3.996 metri) interessano il territorio della più piccola regione italiana, la Valle d’Aosta. Le uniche due regioni che non superano i 2.000 metri sono la Sardegna, di poco visto che si arriva a 1.834 m., e la Puglia, che si ferma ai 1.152 metri del Monte Cornacchia.

Sono quindi infiniti i trekking che possono essere intrapresi su tutto il territorio, a seconda della difficolta’ e della quantità di giorni a disposizione!

5. Le attivita’

Grazie alla conformazione dello stivale e’ possibile usufruire i tutti i panorami che la natura puo’ regalare: dal mare alle colline, alle montagne; le attività legate sono quindi innumerevoli e permettono di scegliere il tipo di vacanza ideale che si sta cercando! Qui trovi un elenco di 50 attività che puoi fare senza uscire dal Bel Paese.

6. Il cibo

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Il cibo italiano è il migliore del mondo ed infatti è il più imitato. Abbiamo un patrimonio gastronomico talmente variegato da far invidia a chiunque. L’agroalimentare italiano ha raggiunto dei primati qualitativi e di sicurezza tali da essere apprezzati in tutto il mondo!

Si puo’ anche dire che ogni regione ha un patrimonio culinario tutto suo, perche’ non pensare quindi a un bel tour gastronomico?

7. Il buon bere

Se l’Italia è una delle più importanti destinazioni turistiche del mondo, ciò non si deve solo alla presenza di un patrimonio storico-artistico inestimabile e all’incredibile varietà dei suoi paesaggi, ma anche alla ricchissima offerta enogastronomica, che viene riconosciuta ovunque come uno dei tratti distintivi del Belpaese. L’introduzione del vino nel nostro paese si deve a due popoli principalmente: i Fenici e i Greci; qui di seguito potete ripercorre (attraverso 10 itinerari da nord a sud) la gloriosa storia che hanno reso grande l’industria vinicola italiana.

8. Le colazioni

Tipicamente dolce, è il rituale più piacevole ed importante della giornata. Ricca e gustosa, conosce diverse varianti da regione a regione. Ecco quindi che dal croissant alla marmellata si passa al panino al tonno; dal cappuccino si passa alla spremuta di arancia e cosi’ via.

(Leggi ad esempio colazione a Portonovo, un’esperienza strepitosa in riva al mare).

9. La storia

La storia Italiana e’ qualcosa di ineguagliabile: lo sappiamo noi e lo sanno anche gli stranieri che ogni anno decidono di visitare l’italia per poter assaporare un pezzo di antichita’. Ogni paese, strada… ogni angolo del nostro paese ha una storia da raccontare, perche’ non decidere quindi di ascoltarne un paio?!

10. I siti Unesco

Nessun Paese ne ha tanti quanto l’Italia. Sono arrivati oggi a 55 i siti del Belpaese riconosciuti patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Distribuiti su tutto il territorio, da nord a sud isole comprese, sono il tesoro piu’ grosso di cui possiamo disporre. Qua puoi trovare tutti e 55 i siti riconosciuti fino ad oggi.

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