L’antico Lazzareto di forma Pentagonale e’ uno degli edifici piu’ suggestivi di Ancona. Unito alla terraferma da un ponticello, fu utilizzato negli anni come ospedale, caserma, magazzino e deposito tabacchi.
Conosciuta come Piazza del Papa, Piazza del Plebiscito e’ lo spiazzo urbano piu’ significativo di Ancona. Nella bella stagione la piazza diventa il palcoscenico di feste e manifestazioni culturali.
La Pinacoteca, vicina a Piazza del Plebiscito, raccoglie decine di dipinti di pittori locali affiancati da opere di grandi artisti veneti come Tiziano, Del Piombo, Crivelli e Gentileschi.
Qui ti consiglio la guida per poter conoscere Le Marche ed Ancona.
Se stai cercando idee per le tue prossime foto ricordo di Ancona, non puoi non seguire la pagina che ti fara’ scoprire tutto il magico di questa terra: @ancona_land
Una carrellata di posti da visitare e di chicche assolutamente da non perdere 🙂
Immersa in una delle aree marine piu’ belle d’Italia, protetta dal Parco Naturale, offre scenari d’acqua e terra davvero unici: un paradiso naturale per gli amanti del relax, dove praticare vari tipi di sport, da esplorare a piedi, in mountain bike o a cavallo e fare interessanti scoperte d’arte e soste gourmet.
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Ancona citta’ di tradizione e bandiera Blu
Ancona, capoluogo con una grande vocazione marinara, e’ la citta’ bandiera blu che racchiude in se una grande tradizione culinaria che si e’ fatta influenzare anche dalle terre piu’ lontane grazie al suo rinomato porto (via principale per il commercio con l’est).
Dal porto, infatti, si puo’ raggiungere in pochi minuti il centro storico dove sono concentrati i bei palazzi, i luoghi di fede , quelli della cultura e della movida. Convivono infatti in armonia la Chiesa di San Domenico e il Palazzo del Governo, la Torre Civica , la biblioteca e il museo della Citta’.
Che cosa mangiare ad ancona: 5 piatti da provare assolutamente in terra marchigiana.
Non sono cozze, sono Moscioli!
Attaccati alle pareti del Monte Conero i moscioli selvatici sono ormai diventati tipicità e specialità culinarie uniche della zona che si trova solamente nel periodo da aprile ad ottobre. Oggi il mosciolo del Conero è diventato presidio Slow Food e il mio consiglio e’ quello di provarli cucinati alla marinara: con abbondante olio di oliva, limone, prezzemolo e pepe macinato fresco.
I Paccasassi
E’ un finocchietto marino, per intenderci, che quasi scompare d’inverno per ricomparire in primavera nella zona del Monte Conero. Si abbina alla mortadella, al tonno oppure in antipasto (paccasassi e le alici marinate, come propongono al ristorante Emilia di Portonovo) e si può usare anche per marmellate e salse.
Crocette o Bombetti In Porchetta All’anconetana
Sono un piatto di molluschi dal sapore unico dato dal finocchio selvatico e il rosmarino, in combinazione con l’aglio, il pomodoro, il peperoncino e il vino bianco.
Gnocchi alla papera
Piatto tipico della tradizione marchigiana: un piatto di fatto povero ma ricco di gusto, come tutti i piatti che arrivano dalla tradizione popolare. Un sugo d’anatra corposo che sa di entroterra.
Pizza al formaggio
Si chiama pizza ma somiglia più a una torta soffice, a un panettone salato, con uova e formaggio. Che sia una ricetta tipica del periodo di Pasqua lo fa intendere anche il procedimento per la ricetta originaria della Pizza di Pasqua, che voleva fossero utilizzate 40 uova (tante quanti i giorni della Quaresima)
Dove mangiare ad Ancona
In estate Ancona comincia a prendere vita soprattutto la sera a partire dal tramonto quando iniziano gli aperitivi, che si consumano principalmente in quella che viene chiamata Piazza del Papa (Piazza del Plebiscito) per via dell’enorme scultura di Clemente XII che svetta sul ripiano al centro della piazza.
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Dove fare colazione?
Durante il periodo estivo, la mia scelta e’ solo una e ne avevo parlato nell’articolo qui sotto:
In una delle spiagge assolutamente da non perdere nel vostro soggiorno ad Ancona o dintorni c’e’ la possibilita’ di gustare la colazione migliore che abbiate mai fatto. Qui ti consiglio la guida per poter conoscere Le Marche ed Ancona. Chi non conosce Portonovo? La bellissima spiaggia dominata dalla massiccia presenza del monte Conero alle spalle…
Fare cena ad Ancona
Da Piazza del Papa si sale poi verso via Pizzecolli per un incontro ravvicinato con l’arte; la strada e’ punteggiata da edifici nobiliari tra cui Palazzo Bosdari che ospita la Pinacoteca Civica.
A pochi passi si mangia da “La Degosteria“, cucina del territorio in chiave contemporanea. Riconosciuti per lo stoccafisso all’Anconitana, propongono piatti della tradizione con grandi ingredienti studiati in maniera del tutto originale.
Ad accompagnare i piatti, una cantina di tutto rispetto con un occhio di riguardo per la selezione di vini del territorio (cantina “La Calcinara” da provare assolutamente). Sono inoltre attrezzatissimi anche per le persone celiache o con allergie alimentari.
Era da un po’ di tempo che volevo illustrare Ancona, la mia citta’… e finalmente l’ho fatto! L’appendero’ insieme all’altra citta’ che mi ha ospitato per 3 anni e che da allora ha un posto speciale nel mio cuore: LONDRA.
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Ho imparato a scoprire Ancona un po’ alla volta. Non avendo la fretta di un turista, ho potuto assaporarmi i panorami, i momenti e le storie che questa città ha da offrire. E come molte altre città italiane, anche ad Ancona possiamo ammirare un marcato contesto storico che avvolge tutto il contesto.
La storia di Ancona
Ancona, capoluogo di regione delle Marche, fu fondata da esuli siracusani intorno al 390 a.C. e conservò i caratteri della sua origine greca anche sotto il dominio romano. È posta sul promontorio del Monte Conero, si affaccia direttamente sul mare. La città si sviluppò notevolmente quando l’Imperatore Adriano ampliò il piccolo porto, da sempre d’importanza strategica per i traffici adriatici. Affacciata sul mare Adriatico, in cui sorge tutt’ora uno dei maggiori porti italiani,Anconaè una città d’arte con un centro storico ricco di monumenti e con una storia millenaria, è uno dei principali centri economici della regione, oltre che suo principale centro urbano per dimensioni e popolazione.
Cose da vedere ad Ancona
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1. Il Passetto
A pochi passi dalle vie del centro, e’ uno dei posti piu’ caratteristici della cittadina. Il monumento principale è quello ai caduti della prima guerra mondiale, costruito in bianca pietra d’Istria e circondato dalla panoramica Pineta del Passetto. La costa in questo punto e’ caratterizzata dalle tipiche grotte che in estate prendono vita e diventano una seconda casa per gli anconetani che vogliono viversi il mare rimanendo in citta’.
E’ una delle quattro piazze principali di Ancona (le altre sono piazza della Repubblica, o del Teatro, piazza Roma e piazza Cavour). La sua forma è singolare: rettangolare molto allungata; inoltre particolare è anche il fatto che comprenda vari livelli, collegati da due rampe e da scalinate. Su di essa si affacciano alcuni tra i più importanti monumenti cittadini: il Palazzo del Governo, con la sua torre, la chiesa di San Domenico e, svettante sul ripiano al centro della piazza, la statua di Clemente XII, il papa che, novello Traiano, fu responsabile della rinascita del porto nel Settecento.
3. Duomo di San Ciriaco
La cattedrale e’ dedicata al martire San Ciriaco, morto di una delle morti peggiori che gli potevano essere inflitte, con una serie di torture quali:
fu mutilato della mano destra
gli fu fatto ingurgitare del piombo fuso; Ciriaco si riprese dopo due ore
fu legato sopra una graticola e frustato
fu gettato in una fossa piena di serpenti velenosi
fu immerso nel bitume bollente
gli fu trafitto il capo con una spada e dopo questo Ciriaco morì.
Il duomo rappresenta un alto esempio di arte romanica a cui si mescolano elementi bizantini e gotici; costituisce uno dei più importanti esempi di questo stile in Italia. E’ l’emblema della città e sembra proteggere e osservare dall’alto tutti gli anconetani (affaccia direttamente sul porto ed e’ uno dei posti migliori per poter ammirare il tramonto).
4. La Mole Vanvitelliana
La Mole Vanvitelliana o Lazzaretto di Ancona sorge su un’isola artificiale ed e’ situato all’interno del porto. In passato era raggiungibile solo attraverso imbarcazioni, oggi invece e’ presente un ponte che collega la terraferma alla Mole. Fin dalla sua origine l’opera fu progettata come una struttura polifunzionale: magazzino portuale, luogo di quarantena, fortificazione. Oggi viene invece usata per ospitare mostre, per il cinema all’aperto e per molti altri eventi che hanno luogo durante l’intero anno solare.
5. L’Arco di Traiano
Costruito attorno al 100 d.C. , l’Arco di Traiano rappresenta una delle testimonianze dell’architettura romana piu’ preziose che abbiamo. Sorge sul molo del porto di Ancona, come se fosse una porta per la citta’.
6. Chiesa di Santa Maria
La chiesa di Santa Maria della Piazza si trova ad Ancona in piazza Santa Maria, nell’antico rione Porto. Oltre alla sua inconfondibile bellezza, la caratteristica che rende unica questa chiesa, esempio di stile romanico delle Marche, è un misterioso discorso di pietra scolpito sulla sua facciata, fatto di pietra bianca del Conero.
7. La Pinacoteca civica di Ancona
La Pinacoteca civica “Francesco Podesti” di Ancona è sorta nel 1884. La sua istituzione è dovuta soprattutto al fervido interessamento del pittore anconetano Francesco Podesti, al quale la raccolta d’arte è stata ben presto dedicata. Raccoglie alcuni dipinti di valore universale per la storia dell’arte italiana e altri di grande interesse per la comprensione della pittura nelle Marche dal XIV al XIX secolo.
Nel 2018 la regione Marche ha aperto la pratica per il riconoscimento della Riviera del Conero come patrimonio dell’umanità. Ogni qual volta che per un sito si apre una pratica di inserimento alla lista UNESCO dei patrimoni dell’umanità, è necessario che esso debba essere considerato di “eccezionale valore universale” e soddisfare almeno uno di dieci criteri. Nel caso della Riviera del Conero essi sono:
“essere un esempio eminente dell’interazione umana con l’ambiente” (V criterio)
“rappresentare dei fenomeni naturali o atmosfere di una bellezza naturale e di una importanza estetica eccezionale” (VII criterio)
“contenere gli habitat naturali più rappresentativi e più importanti per la conservazione delle biodiversità, compresi gli spazi minacciati aventi un particolare valore universale eccezionale dal punto di vista della scienza e della conservazione” (X criterio).
Cosa non perdersi assolutamente!
Come abbiamo detto in precedenza, la città di Ancona sorge sulla costa dell’Adriatico centrale su un promontorio formato dalle pendici settentrionali del monte Conero o monte d’Ancona. Questo promontorio dà origine a un golfo, il golfo di Ancona, nella cui parte più interna si trova il porto naturale. E proprio dal porto non ci si puo’ perdere: 1. Il tramonto. Ad Ancona il sole sorge e tramonta sul mare; il fenomeno è dovuto alla forma a gomito del suo promontorio, bagnato dal mare sia a est che a ovest ed è tipico dei litorali con posizione geografica simile. 2. La terra “lontana”. Altra particolarità geografica di Ancona è la possibilità di osservare, nelle giornate molto serene, dalla sommità delle varie colline cittadine, le montagne della Dalmazia al di là dell’Adriatico.
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Quando andare e come organizzare un viaggio in Puglia a seconda dei giorni a disposizione – piu’ due guide per una settimana di avventura con i figli alla scoperta del territorio
Siamo i primi a elogiare il nostro Bel Paese, siamo i primi a dire che un turista dovrebbe scegliere l’Italia come prima destinazione al posto di molte altre mete europee… ma poi, immancabilmente, siamo anche i primi che prendono un volo e vanno in giro per il mondo al posto di visitare tutto quello che il nostro territorio ha da offrire.
Quest’anno non abbiamo scuse: che sia una fuga di un week end, una settimana o piu’; che sia nella propria regione o in quelle limitrofe; che sia una vacanza spartana o organizzata secondo decreto… comunque vada, abbiamo 10 motivi per scegliere di rimanere in Italia!
1. I giardini
Decantati da Poeti e pittori, i giardini sono una delle meraviglie del nostro Paese. Sono 122 giardini divisi tra 12 Regioni facenti parte di Grandi Giardini Italiani, la rete d’eccellenza fondata nel 1997 dall’inglese Judith Wade.
Suddivisi tra Giardini botanici, paesaggistici, storici, orti botanici, giardini moderni e dell’arte… l’italia possiede un volere inestimabile di verde visitabile!
2. Il mare
Nel cuore del Mediterraneo, la penisola italiana vanta di 7458 chilometri di costa. C’è l’imbarazzo della scelta su dove andare. Molto dipende dai vostri gusti e dalle vostre propensioni, c’è chi sceglie il mare più bello per fare sport acquatici, chi preferisce le acque poco profonde dell’Adriatico e chi invece predilige il mare delle isole più belle d’Italia. Per aiutarvi nella scelta, qui trovate la classifica delle spiagge più belle d’Italia.
3. I borghi storici
Sono 289 (inclusi 3 “onorari”) i piccoli centri storici inferiori ai 15 mila abitanti. La storia dei borghi è la storia d’Italia, dalle mille sfaccettature e dai mille volti, con un patrimonio artistico, culturale, eno-gastronomico fra i più conosciuti e rinomati al mondo.
Le montagne occupano il 35% del territorio italiano, suddiviso in Alpi ed Appennini. Da notare e sottolineare che tutti i 4 gruppi montuosi che superano i 4.000 metri (escluso il Bernina la cui massima cima nel nostro Paese arriva a 3.996 metri) interessano il territorio della più piccola regione italiana, la Valle d’Aosta. Le uniche due regioni che non superano i 2.000 metri sono la Sardegna, di poco visto che si arriva a 1.834 m., e la Puglia, che si ferma ai 1.152 metri del Monte Cornacchia.
Sono quindi infiniti i trekking che possono essere intrapresi su tutto il territorio, a seconda della difficolta’ e della quantità di giorni a disposizione!
5. Le attivita’
Grazie alla conformazione dello stivale e’ possibile usufruire i tutti i panorami che la natura puo’ regalare: dal mare alle colline, alle montagne; le attività legate sono quindi innumerevoli e permettono di scegliere il tipo di vacanza ideale che si sta cercando! Qui trovi un elenco di 50 attività che puoi fare senza uscire dal Bel Paese.
Il cibo italiano è il migliore del mondo ed infatti è il più imitato. Abbiamo un patrimonio gastronomico talmente variegato da far invidia a chiunque. L’agroalimentare italiano ha raggiunto dei primati qualitativi e di sicurezza tali da essere apprezzati in tutto il mondo!
Si puo’ anche dire che ogni regione ha un patrimonio culinario tutto suo, perche’ non pensare quindi a un bel tour gastronomico?
Se l’Italia è una delle più importanti destinazioni turistiche del mondo, ciò non si deve solo alla presenza di un patrimonio storico-artistico inestimabile e all’incredibile varietà dei suoi paesaggi, ma anche alla ricchissima offerta enogastronomica, che viene riconosciuta ovunque come uno dei tratti distintivi del Belpaese. L’introduzione del vino nel nostro paese si deve a due popoli principalmente: i Fenici e i Greci; qui di seguito potete ripercorre (attraverso 10 itinerari da nord a sud) la gloriosa storia che hanno reso grande l’industria vinicola italiana.
8. Le colazioni
Tipicamente dolce, è il rituale più piacevole ed importante della giornata. Ricca e gustosa, conosce diverse varianti da regione a regione. Ecco quindi che dal croissant alla marmellata si passa al panino al tonno; dal cappuccino si passa alla spremuta di arancia e cosi’ via.
La storia Italiana e’ qualcosa di ineguagliabile: lo sappiamo noi e lo sanno anche gli stranieri che ogni anno decidono di visitare l’italia per poter assaporare un pezzo di antichita’. Ogni paese, strada… ogni angolo del nostro paese ha una storia da raccontare, perche’ non decidere quindi di ascoltarne un paio?!
10. I siti Unesco
Nessun Paese ne ha tanti quanto l’Italia. Sono arrivati oggi a 55 i siti del Belpaese riconosciuti patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Distribuiti su tutto il territorio, da nord a sud isole comprese, sono il tesoro piu’ grosso di cui possiamo disporre. Qua puoi trovare tutti e 55 i siti riconosciuti fino ad oggi.
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In una delle spiagge assolutamente da non perdere nel vostro soggiorno ad Ancona o dintorni c’e’ la possibilita’ di gustare la colazione migliore che abbiate mai fatto.
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Chi non conosce Portonovo? La bellissima spiaggia dominata dalla massiccia presenza del monte Conero alle spalle e una lingua di spiaggia bianca, come mai avete visto, che si snoda davanti ai vostri occhi fino all’azzurro cristallino del mare. Immersa nel verde, e’ sicuramente una delle zone assolutamente da non perdere… soprattutto di mattina presto. L’aria ancora frizzante, la gente che arriva lentamente e una colazione con vista al Clandestino che svolta da subito la giornata.
Il locale apre il 10 luglio del 2000 e prende il nome da una canzone, quella di Manu Chau, che echeggiava ovunque: radio, televisione, discoteche. C’era chi addirittura la canticchiava per strada o magari la mattina, appena sveglio, davanti allo specchio nel bagno.È stato proprio questo straordinario successo musicale a far sì che Maurizio Fiorini battezzasse quelchiosco, a pochi metri dall’acqua dell’azzurro Adriatico, il Clandestino.
Arrivati a destinazione vedi questo chiosco azzurro che spicca sul bianco dei sassi, i tavoli con gli ombrelloni e una cordialita’ che da subito rapisce chiunque si avvicini al locale.
La scelta e’ da subito molto ardua: colazione dolce o colazione salata. Nel mio caso ho potuto provare un mix di entrambe. E no, non sono raccomandata, sono semplicemente molto professionali: colazione senza glutine, uova e per una ragazza incinta; la reazione e’ solitamente quella del “mi dispiace, non abbiamo nulla per lei”. In questo caso invece non hanno minimamente battuto ciglio e mi hanno servito una delle colazioni migliori che potessi desiderare.
Nella colazione salata troviamo: sandwich tonno e uovo, una fetta di melone con del prosciutto patanegra, pane tostato, panino col patanegra, ananas a dadini, burro, alici, mousse al cioccolato con un po’ di olio e sale, caffè/cappuccino e una bevanda fresca a scelta tra due proposte (entrambe marchiate Moreno Cedroni)
Nella colazione dolce: brioche, pane tostato, un paio di marmellate, ananas a dadini, una spuma al latte, una mousse al caffè, cappuccino/caffè e una bevanda a scelta sempre tra due o tre proposte pensate da Moreno Cedroni.
Nella mia variante senza glutine, uova e senza i crudi ho potuto assaggiare per la prima volta un panino al tonno (prima volta che qualcuno lo “costruisce” senza maionese), panino con burro e alici (e per precisare il burro e’ quello salato e le alici sono del cantabrico), melone, marmellata di prugne e zenzero, ananas a dadini, caffe’ e la bevanda al lime… SUBLIME!
Se anche voi avete avuto la possibilita’ di gustare questa colazione o volete qualche info in piu’, lasciatemi un commento qui sotto 🙂
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Who hasn’t read the “Infinity” or “the Lonely Sparrow” at school since childood? Which one of you, reading “Saturday in the village”, has not imagined that little village where “they make happy noise?”
Known all over the world as the birthplace of Giacomo Leopardi, Recanati is actually a tourist place where you can breath (and read) every word of the famous poet in every corner of the town. Dropped on an ermo hill and located right in the center of the Marche, halfway between the hinterland and the coast; it can be rightly called as “city balcony”, thanks to the spectacular panorama that offers.
Despite the relatively small size of the town, the number of monuments and places to visit are truly remarkable. Starting from Palazzo Leopardi, which houses a library of great value with more than 20 thousand books. Not to be missed is also the summit of Mount Tabor, the Colle dell’Infinito, from which Leopardi took inspiration to write, at the age of just twenty-one, the masterpiece “Infinito”.
Not far away, there is the World Centre of Poetry and Culture, the Tower of the Lonely Sparrow inside the courtyard of the cloister of Sant’Agostino and the house of Leopardi’s mother, Palazzo Antici Mattei. On the other hand, we cannot forget to mention the Centro Nazionale Studi Leopardiani (Leopardian National Studies Centre), which represents the world reference point for all the initiatives dedicated to the poets.
Walking through the streets you can breathe literature, you can retrace the poems that we unwittingly carry in our personal baggage. On each wall are written the verses of different poems, as to form a path that leads to the discovery of the city. As if it were Leopardi himself who showed you the way to admire and appreciate his Recanati.
Not only Leopardi, but also the famous opera singer Beniamino Gigli was born here, in Recanati: a land where, clearly, you can breathe art.
Our advice:
If you plan to visit Recanati you can think of spending half a day to visit the village and the residence of Leopardi.
Super recommended ice-cream shop a few steps from the main attraction, but also the best of all Recanati: The corner of the ice-cream (good prices and great ice-cream for a sweet snack after an afternoon walk!).
Se chiedi a un anconetano di portarti in montagna, tra le varie opzioni ci sara’ sicuramente Cainfaito. Si tratta di un altopiano all’interno della Riserva Naturale Regionale Monte San Vicino e Monte Canfaito dove, una volta arrivato, puoi esplorare l’immensa faggeta che ti si pare davanti agli occhi.
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Distante 1 ora e mezza da Ancona, e’ uno dei posti piu’ amati per fare hiking e trekking e una volta giunti al belvedere roccioso di Canfaito, una pausa sull’immensa panorama che si apre davanti agli occhi e’ una tappa doverosa. L’albero che lì attende solitario, ti indicherà il panorama meraviglioso da ammirare in silenzio.
All’interno della Riserva trova casa anche il faggio più antico delle Marche, uno dei 300 alberi monumentali d’Italia. Il re di Canfaito, appunto. Un faggio con più di 500 anni che si riconosce grazie a una grossa radice a forma di chiocciola.
Se siete fortunati, prima di arrivare al radura dove poi lascerete la macchina, troverete un piccolo furgoncino con sopra una signora con un’eta’ invidiabile e il figlio; entrambi marchigiani DOC, che vendono la piu’ buona porchetta e il miglior pecorino mai mangiato. Poi si sa, i panini in montagna hanno tutto un altro gusto, ma se oltre alla qualita’ dei prodotti unisci una cordialita’ e generosita’ mai vista… beh, provare per credere!
Da Canfaito, poi, con 15 minuti di macchina potete raggiungere facilmente un’altra meta imperdibile… anzi, oserei dire la vera chicca della giornata: Elcito. Un borgo ormai quasi disabitato (conta solo piu’ 7 valorosi cittadini) che si erge su uno sperone di roccia dominando tutta la valle. Sebbene si tratti di un paesello piccolissimo, non potrete non dedicare almeno un paio di orette alla storia che riecheggia tra le mura.
Percorsa la rampa di accesso e avuto il benvenuto dalla storica insegna che ricorda i metri (824) sui quali il borgo svetta, vi accoglierà una piccola e graziosa piazzetta in cui trova spazio l’ingresso della chiesa e dove c’era la vecchia scuola.Poi una via “principale” lungo la quale si snodano altre vie e l’antico forno, ancora funzionante. Alla fine il punto panoramico.
Dalla piazzetta la strada che scende vi condurrà ad altre case e sotto l’arco una fontana in ghisa con dell’ottima acqua potabile.
Appesi ai muri potete trovare fotografie della vita passata: processioni, feste, momenti di quotidianità che rendono l’atmosfera ancora più magica.
Suggerimento: provate a sedervi su uno dei muretti o delle sedie vicino al balcone panoramico e in centro alla piazzetta e sentite il “rumore” del silenzio, se siete fortunati ed e’ una giornata di sole, provate a chiudere gli occhi ed immaginare di vivere in quel posto.
Loreto la vedi da lontano, con il cupolone che svetta alto sul colle come se fosse la padrona indiscussa di tutte le terre che la circondano. Si, ho usato il femminile perche’ solo una donna potrebbe essere essere cosi’ bella e ammaliare chiunque la intraveda anche solo da lontano.
Oltre ad essere uno dei più importanti e antichi luoghi di pellegrinaggio mariano del mondo cattolico, e’ anche la citta’ della casa della Madonna presente tutt’ora all’interno della Basilica al centro della piazza del paese.
La citta’ si e’ sviluppata poi tutto attorno alla Basilica, con le sue strade fatte di muri in pietra e strade di ciottoli; al centro della piazza si staglia la Fontana Maggiore, baciata dal sole per la maggior parte della giornata.
Loreto è circondata da una cinta muraria eretta a partire già dal XIV secolo come difesa, soprattutto dalle incursioni turche nell’Adriatico. Dopo l’assalto a Porto Recanati papa Leone X avviò rapidamente la ricostruzione completa delle mura. Le mura vennero dotate di merli arcuati binati e di bastioni, e munite di 26 pezzi d’artiglieria. Sul lato meridionale si apre la Porta Romana, edificata su disegno dell’architetto maceratese Pompeo Floriani verso il 1590 e decorata con due statue di profeti scolpite da Simone Cioli nel 1538-41, destinate in un primo momento al rivestimento marmoreo della Santa Casa. Sul lato settentrionale, dietro le absidi della basilica, si apre la cosiddetta Porta Marina, aperta al tempo di papa Clemente VII (1523-1534), ma costruita da Giovanni Branca nel XVII secolo.
I nostri consigli:
Puoi pensare di dedicare una mezza giornata alla visita della citta’, magari cominciare la mattina proprio da Loreto per poi prenderti un caffe’ sulla terrazza di uno dei bar affacciati sulla piazza principale. Non dimenticarti di percorrere le mura che ti scorteranno poco fuori dalla citta’ dove potrai godere di uno dei balconi panoramici piu’ mozzafiato della zona.
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Chi da piccolo non ha mai letto l’Infinito o il Passero Solitario a scuola? Chi di voi, leggendo “il sabato del villaggio”, non si e’ immaginato quel paesello in cui “fanno un lieto rumore”?
Conosciuta in tutto il mondo per essere la città natale di Giacomo Leopardi, Recanati in realtà è una località turistica in cui si respira (e si puo’ leggere) ogni parola del famoso poeta ad ogni angolo della citta’. Diroccata su un ermo colle e posizionata proprio al centro delle Marche, a metà tra l’entroterra e la costa, può essere definita a buon diritto una città balcone, grazie al panorama spettacolare che offre.
Nonostante le dimensioni relativamente ridotte del paese, la quantita’ di monumenti e luoghi da visitare e’ veramente notevole; a partire proprio da Palazzo Leopardi, all’interno della quale è ospitata una biblioteca di grande valore che accoglie più di 20mila libri. Da non perdere anche la sommità del Monte Tabor, vale a dire il Colle dell’Infinito, dal quale Leopardi prese ispirazione per scrivere, a soli ventuno anni, l’Infinito. Poco distanti, ecco il Centro Mondiale della Poesia e della Cultura, la Torre del Passero Solitario all’interno del cortile del chiostro di Sant’Agostino e la casa della madre di Leopardi, Palazzo Antici Mattei. Non si può non citare, d’altro canto, il Centro Nazionale Studi Leopardiani, che rappresenta il punto di riferimento mondiale per tutte le iniziative dedicate al poeta.
Girando per le vie si respira la letteratura, si ripercorrono le poesie che inconsapevolmente ci portiamo dentro nel nostro bagaglio personale. Su ogni muro sono scritti i versi di diverse poesie, come a formare un percorso che porta alla scoperta della citta’. Come se fosse lo stesso Leopardi a indicarti la via per ammirare ad apprezzare la sua Recanati.
E non solo Leopardi, ma anche il famoso cantante lirico Beniamino Gigli è nato qui, a Recanati: una terra in cui, evidentemente, si respira arte.
I nostri consigli:
Se hai intenzione di visitare Recanati puoi pensare di dedicare una mezza giornata per la visita del paese e della dimora del Leopardi.
Super consigliata la gelateria a due passi dall’attrazione principale, ma anche la piu’ buona di tutta Recanati: L’angolo del gelato ( prezzi modici e gelato strepitoso per una dolce merenda dopo un pomeriggio di cammino!).
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