Da quando sono entrata nel mondo delle piante ho sentito forte (e da subito) la necessita’ di condividere quello che avevo con le persone piu’ care, gli amici o i conoscenti appassionati. Cosi’ ho iniziato ad informarmi su come poter duplicare una pianta: inutile a dirlo che mi si e’ aperto un mondo.
La moltiplicazione delle piante
Esistono vari modi per moltiplicare una pianta e la scelta dipende principalmente dalla specie e dall’ambiente.
Le metodologie sono:
- per seme
- per talea
- per propaggine
- per margotta
- per divisione dei cespi
- il pollone radicale
Vi spoilero subito le mie preferite? Per talea e per seme. La soddisfazione e’ immensa.

Qui sotto vi racconto come procedo generalmente per le mie piante 🙂

Moltiplicazione per seme

E’ un metodo difficile da attuare se si e’ alle prime armi e soprattutto se non si conoscono alcuni trucchetti per superare lo scoglio di non avere una serra o un locale adeguato.
In genere le semine si eseguono in primavera e i semini devono essere messi a dimora in contenitori di modeste dimensioni in modo da essere trasportati in luoghi diversi a seconda delle esigenze di crescita.
Il letto deve essere composto da un fondo di ghiaina sul quale viene steso uno strato di terriccio mescolato con sabbia. A questo punto si puo’ procedere alla semina che viene poi coperta con un sottile strato di terriccio.
Il tutto va annafiato in modo che le gocce non scalzino il terreno.
Per poter germogliare, il seme ha bisogno di una temperatura di 21 gradi e di oscurita’, oltre all’umidita’ costante.
Come creare l’umidita’ della serra in casa?
Puoi coprire il vaso con una lastra di vetro, oppure puoi avvolgere il vaso con del cellophane. Ricordati di fare dei buchini per poter comunque far entrare un po’ d’aria. Metti il tutto in un posto scuro e aspetta la germinazione.
Un esempio?
Questo e’ probabilmente il seme piu’ usato nell’ultimo periodo! Il seme di avocato 🙂
Una piccola differenza da quanto detto sopra: in questo caso la dimora e’ senza terra. Il seme viene avvolto in un pezzo di scottex bagnato e messo in un sacchetto di plastica, riposto poi in un luogo caldo e scuro.
Moltiplicazione per talea

Le talee si ottengono staccando una parte di pianta che, posta in opportune condizioni ambientali, ne genera una nuova.
Le parti che si usano per fare le talee sono: foglie, rami, tuberi, rizomi.
Per attecchire le talee hanno bisogno di una buona illuminazione e di temperature costanti (15-20 gradi C). Anche in questo caso il periodo migliore e’ la primavera.
Le talee di foglia
Con questo sistema di moltiplicazione vengono riprodotte piante come:
- la begonia
- la peperomia
- la saintpaulia
- la sanseveria
Nel caso della Santipaulia e della Peperomia si stacca una foglia e la si mette in terra con il picciolo.

Per le sanseverie, invece, si tagliano le foglie in pezzi lunghi 8-10 cm e si pongono i vari pezzi nel terriccio, misto sabbia, per un’altezza pari a tre quarti della loro lunghezza.
Le talee di ramo
Si ottiene tagliando un ramo che deve essere lungo almeno 10-40cm o comunque abbastanza da comprendere almeno due nodi. Per ridurre la traspirazione e quindi la perdita d’acqua durante il difficile periodo prima della emissione delle radici,si possono avvolgere le foglie su se stesse.
In alcuni casi, e questo e’ il mio metodo per eccellenza, e’ sufficiente mettere la talea in un vasetto pieno d’acqua per ottenere l’emissione delle radici.

Le migliori piante per fare la talea?
- Filodendro
- Monstera
- Potos
Quando le radici avranno una lunghezza di 5-6 cm si puo’ quindi porre la talea nel terriccio composto da sabbia e torba.




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