“Jasper Gwyn diceva che tutti siamo qualche pagina di un libro, ma di un libro che nessuno ha mai scritto”
È semplicemente incantevole. Ti porta a ragionare al di fuori degli schemi classici. Il fatto di scrivere dei ritratti è geniale. La grande capacità sta, però, non solo nell’arte della scrittura, ma soprattutto in quella introspettiva che ti porta a fare un ritratto non banale di una persona che non conosci. Scavi nell’anima di quella persona e la spogli delle maschere che si è costruito per fronteggiare la vita. L’arte del linguaggio fisico si esprime in tutta la sua grandezza.
È un nuovo percorso ma che, indifferentemente dal risultato, è da fare e darà luogo a una prospettiva tutta diversa e sicuramente più profonda.
Forse inconsapevolmente ognuno di noi fa già un ritratto delle persone che gli stanno davanti senza nemmeno conoscerle. È la prima impressione, l’inconsapevolezza che rende ogni gesto importante è pieno di significato.
Quello di Baricco è sicuramente un libro che ispira e porta il mistero nella vita reale.
Una visione e una prospettiva nuova che ti porta a guardare il vicino di tram, la cassiera, la persona che cammina da sola sotto una luce diversa.
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