Shantaram e’ un capolavoro. Uno di quei libri che dovrebbero essere inseriti nella lista dei libri da leggere per le vacanze estive durante il periodo delle superiori. Un libro che non racconta solo una storia, una vita. E’ un libro che ha come contorno molte storie e molte vite; a partire dall’India e le sue tante facce. Il libro racchiude un mondo di contrasti tra povertà-ricchezza, utopie-crimini, generosità-crudeltà.
Piccola nota a margine: l’autore, Gregory David Roberts, è nato a Melbourne, in Australia, nel 1952. Scappato da un carcere di massima sicurezza, si è rifugiato in India dove ha trascorso dieci anni. Non chiamerei il libro autobiografico, ma se tanto mi da tanto…
Il bus della scalcagnata Veterans’ Bus Service, una compagnia di veterani dell’esercito indiano, è appena arrivato al capolinea di Colaba, la zona di Bombay dove si concentrano gli alberghi a buon mercato. Greg è il primo a mettere piede sul predellino e a farsi largo tra la folla di faccendieri, venditori di droga e trafficanti d’ogni genere in attesa davanti alla portiera. Ha una chitarra a tracolla, un passaporto falso in tasca e un turbinio di pensieri ed emozioni in testa.
Nel tragitto dall’aeroporto a Colaba ha pensato di essere sbarcato in una città dopo una catastrofe. Davanti ai suoi occhi si è spalancata una distesa sterminata di miserabili rifugi fatti di stracci, fogli di plastica e carta, stuoie e stecchi di bambù. In preda allo stupore, Greg ha visto donne bellissime avvolte in stoffe azzurre e dorate incedere a piedi nudi in quella rovina, e uomini dai denti candidi e dagli occhi a mandorla, bambini dalle membra incredibilmente aggraziate. Ovunque, poi, aleggiava un odore acre e intenso. Quell’odore in cui, a Bombay, fiuti di colpo l’aroma del mare e il metallo delle macchine, il trambusto, il sonno, la lotta per la vita, i fallimenti e gli amori di milioni di esseri umani.
Greg è un uomo in fuga. Dopo la separazione dalla moglie e l’allontanamento dalla sua bambina, la vita si è trasformata per lui in un abisso senza fine. Era un giovane studioso di filosofia e un brillante attivista politico all’università di Melbourne, è diventato «un rivoluzionario che ha soffocato i propri ideali nell’eroina», un «filosofo che ha smarrito l’integrità nel crimine», uno dei «most wanted men» australiani, condannato a 19 anni di carcere per una lunga serie di rapine a mano armata, catturato e scappato dal carcere di massima sicurezza di Pentridge.
Eccolo ora a Bombay, nel bizzarro assortimento della sua folla, con i documenti di un certo Linsday in tasca e una strana esilarante gioia nel cuore… A Bombay, infatti, il destino ha calato per Greg la sua carta. A Bombay, diventerà uno Shantaram, un «uomo della pace di Dio», allestirà un ospedale per i mendicanti e gli indigenti, reciterà nei film di Bollywood, stringerà relazioni pericolose con la mafia indiana. Da Bombay partirà per due guerre, in Afghanistan e in Pakistan, tra le fila dei combattenti islamici…
Categoria: Bestseller
Collana: Le Tavole d’Oro
Pagine: 1184
Tradotto da: Vincenzo Mingiardi
Prezzo: €22,00
Per acquistarlo: Shantaram.
Uno dei più bei libri mai letti, un vero capolavoro divorato in pochi giorni ❤️
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Hai ragione! A vederlo sembra un mattone infinito, poi invece una volta catapultati in quelle pagine scorre che è un piacere 😁
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È così. L’ho letto dopo il mio viaggio in India e in questo libro ho rivissuto molte delle scene che ho vissuto
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