BAGAN
Erano anni che sognavo questo posto. Avevo la foto appesa lì in camera senza esserci mai stata.
Finalmente non era più un sogno. Arriviamo con un bus intorno alle 15, lasciamo i bagagli nel nostro hotel (Humbra hotel CONSIGLIATISSIMO con piscina vista tempio). Dopo meno di un’ora affittiamo un motorino elettrico e iniziamo a girare senza sosta.
Incredibile, la sensazione del vento caldo, il profumo della natura e quello spettacolo inspiegabile. Il bello è stato perdersi (letteralmente) nelle stradine di sabbia e rimanere senza fiato ogni due secondi per le migliaia di stupa che si incontrano.
Nell’orario del tramonto sono tutti presi nel cercare il punto migliore per scattare foto e vedere il panorama dall’alto. Purtroppo dopo il grosso terremoto ci sarebbe il divieto di salire sulle pagode, dico SAREBBE perché poi lo fanno tutti…Ci sono i ragazzi del posto che ti accompagnano nei templi che conoscono dove è ancora possibile salire. Lasciati accompagnare (da solo non riusciresti mai a trovarli) e dai al ragazzo una piccola mancia. Non si potrebbe salire, perché sono parecchio pericolanti (alcuni con crolli evidenti) però noi come tanti l’abbiamo fatto. Entri in questi cunicoli strettissimi e bui dove fai le “scale” e arrivi sul tetto dove puoi ammirare dall’alto Bagan.
Noi abbiamo passato due giorni a Bagan, è ovvio che se si ha la possibilità di stare di più si può prendere tutto con più relax, ma comunque affittando un motorino è molto facile spostarsi e quindi credo che siamo riusciti a vedere molto, e sono stati due tramonti favolosi; per non parlare dell’alba. L’alba su Bagan penso sia una di quelle emozioni che non ti scordi più nella vita: la valle, i templi, la nebbia, le mongolfiere, sembra di stare in un’altra epoca.
KALAW
Partenza alle 7 e 30 per arrivare intorno alle 15. Il clima è più fresco, per non dire freddo (durante la sera) ed essendo un paesino è tutto raggiungibile facilmente a piedi. Appena arrivati ci facciamo una mezz’oretta di camminata per andare a vedere le famose grotte Shwe Oo Min Paya, nonostante le recensioni che avevo letto, sono molto caratteristiche, grotte naturali piene zeppe di migliaia buddha in tutti i modi, incastrate in ogni dove. Anche la parte esterna è molto bella. Vale una visita di un’oretta.
Finalmente dopo ormai parecchi giorni di riso e noodle troviamo un italiano che ha aperto una pizzeria (con forno a legna) quindi ceniamo li ->Red House.
Il giorno seguente viene a prenderci un taxi e dopo un’oretta di strada arriviamo in questo paradiso. Ettari e ettari di terreno tra fiume boschi e animali dove vivono questi fortunatissimi 5 elefanti in pensione. Per gestire un posto così servono tantissime persone, infatti a lavorare lì sono tipo in 15. Dopo una breve spiegazione iniziale andiamo dagli elefanti che sono affamatissimi, iniziamo a dargli da mangiare e passiamo con loro qualche ora. Dopo un bel pranzetto all’ombra andiamo al fiume per fargli il bagno. Troppo bello il rapporto che le persone del posto hanno con questi animali, li guidano con naturalezza e li rispettano totalmente. Infine andiamo a vedere come fanno la carta dalla cacca degli elefanti e dopo un piccolo aperitivo ripartiamo.
Nel complesso è stata una bellissima giornata. È sicuramente una di quelle esperienze poco turistiche (in tutta la giornata eravamo solo in 6 persone) non molto economica, ma lo sapevamo in partenza. Una giornata costa 100 $ ma comprende pranzo, spuntini, bibite e ti regalano una borraccia con l’elefante. Sono fierissima di averla fatta in questa maniera, in un posto che rispetta totalmente l’animale e la natura (ogni sera gli elefanti vengono lasciati liberi).
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