Soprattutto negli ultimi anni si e’ cominciato ad abusare delle parole trekking ed escursionismo, senza sapere realmente la differenza che intercorre tra le diverse discipline. Allo stesso tempo, diventando sempre piu’ popolari, non sono considerati più un modo di viaggiare adatto solo a coloro che sanno come accendere il fuoco o possono sopravvivere diversi giorni senza cibo nella foresta.
Ed e’ da questa constatazione che parte l’idea di dare delle linee piu’ precise per chi si vuole approcciare ad una vacanza di trekking (fattibile anche con dei bambini).
Differenza tra escursionismo, trekking e alpinismo.
Partiamo dalle basi, dalla definizione delle diverse discipline (avevo parlato anche delle sottocategorie nell’articolo “hiking o trekking?”):
Escursionismo
L’escursionismo e’ la pratica base da cui si dovrebbe partire, ovvero camminate di un giorno piu’ o meno vigorose a seconda del vostro livello di allenamento. In questo caso l’escursione puo’ essere ovunque lo si desideri con un’unica clausola: devi essere immerso nella natura (un parco, la collina fuori citta’, il percorso che costeggia il mare…). Un neofita puo’ cominciare quindi da questo tipo di attivita’ per individuare il suo livello e crescere progressivamente verso escursioni che siano sempre piu’ lunghe o piu’ difficili.
Trekking
La differenza principale tra il trekking e le escursioni è la durata: i trekking durano due o più giorni e di solito coinvolgono paesaggi diversi. Generalmente i percorsi di trekking non saranno esattamente un viaggio di andata e ritorno (anche se gli itinerari in circuito stanno diventando popolari nell’Himalaya e altrove) perche’ si presuppone che si parti da un punto e si arrivi in un’altra localita’ (es. la via francigena e la strada degli Dei in Italia).
Un grande esempio di questo è il trekking di più giorni/pellegrinaggio è il Cammino di Santiago di Compostela in Spagna, percorso che prevede una partenza dalla Francia per poi arrivare sull’Oceano Atlantico dal lato della costa spagnola.
L’altra grande differenza tra l’escursionismo e il trekking è che si rimane sulla strada (intesa come asfaltata e non) durante la notte. Questo significa portare con se tutta l’attrezzatura per dormire in tenda, oppure dormire nei rifugi lungo il percorso.
Alpinismo
L’alpinismo è fondamentalmente un trekking di montagna estremo. Se vogliamo fare un raffronto, l’alpinismo è uno sforzo tecnico, mentre l’escursionismo è più simile a una lunga camminata. In alpinismo, si usano attrezzature specifiche per superare vette di alta montagna. Questa attrezzatura può includere caschi per evitare che cadano pietre sulla testa, corde per impedirti di cadere, ossigeno in bottiglia in modo da poter respirare ad altitudini elevate, ramponi e piccozze per fare presa sulla neve e sul ghiaccio e chiodi da scavare nel faccia di roccia e fornire presa.
L’alpinismo richiede una grande quantità di resistenza fisica e mentale è un’attività incredibilmente impegnativa e spesso pericolosa.
Le regole base per fare un trekking
1. Inizia facile
Il consiglio e’ quello di organizzare dei trekking sul week end prima di buttarsi in una vera e propria vacanza. In questo modo potrete cominciare ad assaporare la pratica con la consapevolezza “di poter sbagliare”. Cosa intendo? potresti capire che la tua attrezzatura non e’ sufficiente, che l’abbigliamento non e’ adatto, che potevi portare qualcosa che non hai portato e lasciare a casa qualcosa che invece ti sei caricato sulle spalle. Insomma, tanti piccoli elementi che giocano un ruolo fondamentale e hanno un peso molto piu’ importante quando devi affrontare 1 o due settimane di cammino rispetto a 2 giorni. Dal trekking di 2-3 giorni potresti poi passare a quello di 6 e poi alla vacanza zaino in spalla. Che differenza potresti trovare tra un trekking e l’altro? Camminare per 3 giorni non e’ come camminare per 6, il corpo reagisce diversamente (cosi’ come la mente), e potresti dover affrontare degli intoppi che in un trekking corto non avevi valutato (es.: la possibilita’ di avere delle vesciche).
2. Controlla il meteo
Partendo dal presupposto che il meteo, soprattutto in montagna, e’ estremamente variabile, l’unica cosa da fare e’ partire preventivamente organizzati e controllare il meteo prima della partenza. Affrontare una settimana di fulmini e saette non e’ uguale all’affrontare una settimana con sporadici temporali.
3. Attrezzatura adeguata
E su questo capitolo vorrei soffermarmi ore perche’ chi si approccia per la prima volta a un’escursione pensa che possa andar bene farlo con attrezzatura “di recupero” (es.: persone che arrivano a rifugi a piu’ di 2000 mt s.l.m. con le scarpe da ginnastica e non adeguatamente vestiti). Andreste mai a fare un’immersione senza la giusta attrezzatura? Non credo proprio. Stesso ragionamento dovrebbe essere fatto per chi si avvicina alla montagna; e con questo non intendo che si debba spendere e spandere ma sicuramente bisogna essere organizzati e avere attrezzatura piu’ o meno tecnica a seconda di che cosa si intende fare. Partiamo quindi dall’imprescindibile:
- Le scarpeVesciche ai piedi o ferite alla caviglia durante una passeggiata rovineranno la vostra vacanza in più una buona scarpa contribuirà all’aderenza su terreni scivolosi e aiuterà a sostenere la caviglia. Assicurati che si adattino perfettamente al piede e alla caviglia, altrimenti potrebbero causare più danni che benefici. Presta particolare attenzione alla suola: deve esserci un tacco ben definito e un battistrada in gomma di qualità.
- Lo zaino
Per i primi trekking non scegliete nulla di particolarmente ingombrante, Si passerà a zaini più capienti in caso si decida di allungare gli itinerari. Assicuratevi che abbiano però buoni spallacci, cintura in vita, imbottiture traspiranti, deve essere impermeabile o avere un telo protettivo. ( Vedi anche l’articolo ” Come scegliere lo zaino giusto per il viaggio“) - Attrezzatura e kit d’emergenza
Dipende assolutamente dal tipo di percorso che avete intenzione di intraprendere, ma alcuni accorgimenti possono essere utili in ogni occasione: kit di primo soccorso, gps o mappe (possono anche essere mappe sul telefono ma conviene scaricarle in modo da poterne fruire anche in modalita’ offline), coltellino svizzero, acqua e cibo extra per ogni evenienza.
4. Idratati e mangia
L’acqua e’ l’elemento fondamentale, assicurati di non rimanere mai senza durante tutto il tuo viaggio (e consiglio personale, non rimanere nemmeno con i sorsi contati perche’ il tuo corpo potrebbe richiederti inaspettatamente piu’ acqua di quanta ne avevi pianificata). Allo stesso modo assicurati di avere sempre con te degli spunti leggeri ma calorici o proteici (un pezzo di cioccolato, una barretta, della frutta secca potrebbero essere i tuoi migliori compagni).
5. Segui i tracciati
Soprattutto se sei alle prime armi, studia il percorso e seguilo scrupolosamente. Il trekking è contatto con la natura, ma significa anche rispetto di questa e di chi passerà per lo stesso sentiero dopo di te. Non rovinare il percorso, non lasciare immondizia, impacchetta tutto e getta dove si è autorizzati a farlo.
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